Poesie inserite da ROBERTO POZZI

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: ROBERTO POZZI

Un nuovo giocattolo

In quel periodo della vita
che si stava avvicinando
alla mia mezza età,
pur non potendo più giocare
con le macchinine in scala
di quando ero bambino,
avevo deciso di acquistarne
una molto costosa
ma in grandezza naturale!
Cedendo alle aspre critiche
di quel tuo pesante discorso,
tu eri riuscito a farmi vergognare
per quel catorcio da barbone
che guidavo senza alcuna vanità
pretendendo dal sottoscritto
di darmi una bella regolata
con quella autovettura da spiantato!
Non era una grossa novità,
tu eri molto convincente,
sin da bambino mi avevi già venduto
tanto di quel tuo fumo oscuro
da astuto mercante orientale
e pure in questa occasione
mi avevi dato del solito esagerato,
per essere elegantemente leccato
come uno modaiolo sbruffone
che spandeva solo la puzza
della carrozzeria usata
della auto ormai stanca
dalle continue revisioni annuali!
Non so molto sicuro
se ti ricordavi cosa esattamente
mi avevi consigliato,
forse ti eri dimenticato
che quell'auto da sogno,
era un'illusione che tu avevi creato
per migliorare la mia immagine sociale!
Migliaia di euro in meno nel portafoglio
eravamo andanti insieme
alla blasonota casa automobilistica
per ritirare quella meraviglia meccanica
che doveva fare miracoli
per la mia pessima reputazione
invece dell'insopportabile delusione
che mi aveva aggredito ferocemente
per quella mia spudorata dimostrazione
di un vergognoso materialismo!
Mi sentivo così perso e svuotato
per aver investito anni dei miei risparmi
ad acquistare un nuovo giocattolo
che non significava nulla per me!
Avendo raggiunto il sogno
che tu mi avevi propinato,
un normale ragazzo che stava
per guidare uno status symbol,
irrealizzabile per la maggioranza,
ma purtroppo anch'io ero diventato
una delle persona piu tristi del pianeta
mentre notavo che i tappetini per auto
non erano inclusi nel prezzo del mezzo,
come non era nemmeno
la felicità che speravo
desiderando un sogno
che non era il mio
ma solamente
il tuo!
Composta lunedì 27 maggio 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Il riflesso nello specchio

    Aprendo gli occhi socchiusi
    per non vedere quel mondo
    che non potevo permettermi
    neppure d'immaginare,
    ho finalmente vinto quella guerra
    contro la paura di vivere,
    anche per me è arrivato
    il momento di non piangere più
    ma di sognare la felicità
    oltre il vetro dello specchio,
    quello che aveva riflesso
    con distorta percezione
    una errata personalità
    che non mi è mai appartenuta!
    Quella immagine
    che vedevo riflessa
    non è mai stata mia,
    era un devastante risultato
    di un costruito perbenismo
    indottrinato da false divinità
    sin dalla nascita,
    adesso sono libero
    di essere,
    di diventare
    e di amare
    chi voglio
    soprattutto me stesso
    colui che mi sta scrutando
    al di là dello specchio
    dei miei pesanti pensieri,
    dietro le ombre più scure
    da me stesso create
    per non soffrire:
    il mio vero ed autentico io
    nel nuovo riflesso di luce
    dello mio solito specchio
    dell'anima!
    Composta martedì 21 maggio 2013
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Vite parallele

      Lasciandomi andare alle emozioni
      delle fantasie sentimentali,
      ho sempre sognato di viaggiare
      con la mente e con il corpo
      ma soprattutto con l'anima,
      non solo per tornare
      indietro nel tempo
      a modificare un doloroso passato,
      vivere un nuovo presente
      e magari un futuro
      molto differente
      da quello che si prospetta
      in questo particolare momento!
      Come in un classico
      della fantascienza,
      mi piacerebbe vivere
      un'altra realtà parallela
      in cui il destino è generoso
      con le nostra due anime,
      donando ad entrambi,
      un'esistenza condivisa
      dove tu ed io
      siamo piu'che intimi amici,
      ma due inseparabili amanti!
      Mi sento di sognare
      ad occhi aperti,
      oltre che scrivere
      i miei piu'sentiti auguri
      per questo tuo giorno particolare,
      vorrei tanto commuoverti
      con un sogno romantico
      che si sta già svolgendo
      in una dimensione alternativa
      di qualche universo parallelo!
      Uno strabiliante sogno
      divenuto una realtà
      quando ti ho sussurrato
      il mio amore
      in quel momento
      che ti ho baciata
      con puro ardore,
      in una squisita anticipazione
      degli altri momenti
      della nostra vita
      quando io ti amerò
      senza alcuna esitazione:
      in questa altra realtà
      non ci sono dubbi
      da risolvere,
      tu sei destinata a me
      ed io a te!
      Composta giovedì 16 maggio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: ROBERTO POZZI

        La vita è davvero un carnevale

        Nel circo globale,
        la vita è davvero
        un interminabile carnevale
        con personaggi mascherati
        che non vogliono mai rivelare
        a nessun altro
        ma soprattutto a se stessi
        la loro vera identità,
        tenendola segregata
        nei più remoti androni
        delle proprie anime!
        Cammindo in questo mondo
        costruito sulla spudorata ironia
        e sul paradosso surreale,
        l'apparenza è la regola da adorare
        per quelle persone vuote dentro
        solo intraprendenti a recitare
        con genuina falsità
        lo scontato copione
        dettato dalle convenzioni
        ed anacronistiche tradizioni
        di questo circo planetario!
        Nessuno può sgarrare,
        la maschera la si deve
        per forza indossare,
        per interpretare il ruolo sociale
        che si ha scelto per sembrare
        un qualcuno importante
        quando si sa di essere
        solamente un emerito nessuno!
        Gli artisti della tragica commedia
        sono sempre gli stessi:
        i parenti, gli amici o
        addirittura gli sconosciuti
        che incrociamo per la nostra strada,
        tutti impauriti dal tagliente pettegolezzo
        mascherato come consenso generale,
        tutti che vivono per difendere un'immagine,
        una reputazione per cui hanno faticato
        tutta la vita a costruire
        ed evitare il giudizio negativo
        per un qualsiasi comportamento deviato!
        Tali blasonati attori della carnevalta
        non vogliono essere considerati
        dei pagliacci di turno,
        non vogliono mostrare
        un minimo di originalità
        per non venire viene bollati
        come fenomeni da baraccone
        in contro tendenza
        alla quella maschera vincente
        che simulando una falsa esistenza
        tradisce la vera personalità!
        Per quanto mi riguarda,
        l'unica maschera
        che vorrei mai indossare
        sarà quella di un Casanova
        o d'un giullare di corte
        per festeggiare il vero canervale,
        il Mardi Gras veneziano,
        come un galà rinascimentale!
        Composta lunedì 6 maggio 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: ROBERTO POZZI

          Reale e virtuale

          Come tutte le mie riflessioni,
          anche questo pensiero
          è emerso nella mia mente
          come un fiume in piena
          di cui non sono mai riuscito
          a fermare la furia
          di certi sentimenti repressi
          purtroppo, da troppo tempo,
          rimasti inespressi!
          Mio caro amico virtuale,
          se mi stai leggendo
          è perché mi consideri tale,
          desidero che tu comprenda
          la mia opinione privata
          sul mondo reale
          e virtuale!
          Ti prego di aver pazienza,
          un po' d'apertura mentale
          da parte tua è necessaria
          per considerare
          questo mio radicale
          punto di vista emotivo
          infatti non solo mentale!
          Avevo già espresso in passato
          il mio disappunto
          dei gruppi sociali
          e della comunicazione in rete,
          probabilmente, allora,
          i miei dubbi erano soltanto
          delle mie paure
          scaturite dalla diffidenza
          per una limitata esperienza
          del mondo virtuale!
          Dopo un anno di navigazione,
          di socializzazione
          e anche di condivisione,
          sono diventato
          anch'io
          un utente,
          un internauta,
          un amico vituale,
          un socio di gruppo,
          un pensatore,
          un scrittore
          ed pure un commentatore
          di tutto e di più
          di questo ciberspazio
          sempre più surreale!
          Ma, con il passare del tempo,
          a furia di partecipare,
          mi sembra di essere diventato
          il prezzemolo di turno
          al solito banchetto a buffet
          della socializzane odierna,
          un essere spersonalizzato
          che non vive più realmente
          ma è collegato
          perennemente
          al suo portatile virtuale:
          mi rendo conto
          che sto vivendo solamente
          virtualmente!
          Eccomi qua,
          un drogato da web,
          un network dipendente,
          ci sono cascato anch'io
          nella sua rete cibernetica
          cercando l'attenzione degli altri
          per ottenere quella desiderata
          connessione emotiva!
          Continuando a recitare un ruolo
          che non mi si addice,
          anzi che mi punisce
          continuando ad alimentare
          le fonti delle mie angoscianti
          ed irrisolte nevrosi!
          Nella mia ricerca
          d'un qualsiasi significato
          in questo mio cammino spirituale,
          ho proprio perso me stesso:
          per evitare la solitudine personale
          sono sprofondato
          nell'abisso esistenziale
          diventando ancora più alienato
          nel sognare un attaccamento umano
          in un mondo per natura
          solamente disumano!
          La condivisione della mia umanità
          con te e con tutti quelli come te
          che mi hanno considerato un amico,
          con cui mi sono sentito felice
          vivendo tantissime esperienze stupende
          ma al stesso tempo subendo
          anche una marea di nuovi enigmi
          che l'amicizia virtuale
          non sarà mai in grado di rispondere
          in quanto troppo limitata al monologo
          piuttosto che estesa
          al vero dialogo!
          Quindi, non ho molte scelte a disposizione,
          io devo davvero capire
          la motivazione,
          il perché,
          il ragazzo dentro di me
          che vorrebbe soltanto
          crescere
          e rinascere
          un adulto saggio,
          passa così tanto tempo
          della sua esistenza,
          qui, nel mondo virtuale,
          quando vorrebbe solo vivere
          nel mondo reale!
          Composta giovedì 7 febbraio 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: ROBERTO POZZI

            Una rinascita spirituale

            Avevo giurato a me stesso
            du non scrivere più
            un altra triste riflessione,
            una di quella che ti lasciano
            sul baratro a pensare
            se saltare o no nell'abisso infernale,
            ma oggi è un altro giorno di passione,
            la tristezza mi fa molta compagnia,
            come da sempre è una fedele amica
            che non mi abbandonerà
            neanche nel momento più oscuro
            della mia sofferta esistenza,
            visto che lei non mi vorrà mai condividermi
            nemmeno con quella sua lontana parente
            che non lascia mai vivere nessuno!
            Scrivendo un altro capitolo della mia storia,
            uno sulla mia rivalsa personale
            con cui spero di ispirare
            qualcuno che è messo male
            a superare le paure,
            a combattere le avversità
            e a sognare che domani
            è come nei films... un altro giorno!
            Non cerco una assoluzione
            dal mio peggiore peccato,
            l'apatia per la vita stessa,
            piuttosto un po' di comprensione
            per questa atroce ombra
            della mia personalità
            che mi costringe ad indossare
            l'abito che mi fa santo
            abbinato a quella maschera
            dell'apparenza e della falsità,
            al punto di vivere con deliberata recitazione
            le solite ingessate emozioni
            della persona qualunque
            per non alitare ulteriori sospetti
            per la mia vergognosa condizione!
            Nel passato sono stato un peccatore
            che soffrendo del male oscuro,
            era andato troppo vicino
            a rinnegare il dono divino,
            quasi a toccare le porte dell'inferno,
            ma ora, in questo preciso istante,
            non sono più uno spirito deforme,
            rovinato dalle bastonate della vita,
            adesso ho finalmente riscattato me stesso
            liberando la mia anima
            dalle catene della esteriorità
            e vivendo momento per momento
            una rinascita spirituale
            risorgendo dalla oltretomba
            della mia precedente personalità,
            continuando con la mia evoluzione
            non così diversa da quella altrui!
            Però certi drastici cambiamenti
            non sono mai regalati dal fato
            c'e sempre un prezzo salato da pagare
            ed il brutto effetto collaterale
            è quel limbo emotivo da cui sono scappato
            piuttosto che rimanere fossilizzato
            in un purgotorio spirituale
            che mi faceva sentire morto dentro
            con quella indifferenza generalizzata
            troppo condivisa dalle anime storpiate!
            Non voglio più essere uno dei tanti
            che vagano per tutta la loro vita
            svuotati della loro intrinsica emotività
            sostituita da una stucchevole
            e preconfezionata personalità
            per lo più plasmata dalla opinione pubblica,
            preferisco quindi soffrire il più forte dolore
            almeno così esisto integralmente
            ed in contatto con il vero se stesso!
            Durante il mio inesplorato cammino
            verso un più nobile livello spirituale
            devo per forza abbracciare
            con distaccato rispetto
            quella detestata amica
            che mi perseguita sempre
            mentre continuo la ricerca
            dell'alter ego della tristezza
            in qualsiasi aspetto banale
            della nostra vita quotidiana:
            la felicità che mi fa sentire vivo
            di non essere più una
            delle tante anime perse
            nell'infinità dell'universo!
            Composta martedì 30 aprile 2013
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: ROBERTO POZZI

              La vita è un film

              Masterpiece,
              è quella canzone in lingua inglese,
              ma italiana di produzione,
              che si traduce semplicemente in
              capolavoro!
              Una delle traccie più gettonate
              nei jukeboxes degli anni 80,
              vuoi per quella musica spensierata
              che profumava di un lusso fuori moda,
              di un glamour da rivista patinata
              e persino d'una raffinata eleganza
              con cui troppi avevano ballato per ore
              non solo nelle discoteche italiane!
              Ormai, come tante canzoni del passato,
              anche questa è diventata
              una di quelle reliquie musicali
              della scorsa generazione,
              riconosciuta oggi da pochi intenditori
              che apprezzano ancora
              la bellezza del vero pop elettronico
              dal testo melancolico
              con quelle note agrodolci
              assai melodiche
              del cinema sentimentale!
              Mi sa mio caro Gazebo,
              come cantante e sceneggiatore
              di questa romantica storia
              hai proprio ragione nel dire
              che la vita e'un film,
              ma comunque aggiungerei
              che siamo tutti degli attori
              in cui recitiamo
              un consumato copione
              della propria vita,
              ognuno sperando che quel film
              in cui stiamo recitando,
              vincerà la famosa statuetta
              piuttosto che la pessima recensione
              di qualche critico invidioso
              che non vede l'ora di stroncare
              con le sue due righe
              del suo banale commento
              la tua esistenza professionale,
              pensando che con quella sua cattiveria gratuita
              lui si assicurarà un stella nel firmamento
              di quel boulevard di premiati
              dove lui non centra un bel niente
              con nessuno nell'olimpo delle celebrità!
              Per quanto mi riguarda,
              tu rimarrai sempre un grande
              dei cantanti italiani
              che con questa canzone
              e le altre tue strepitose opere
              tu hai osannato al mondo
              cosa vuole dire
              la Dolce Vita!
              Attraversando nella tua Rolls Royce
              i viali alberati di Beverly Hills,
              sognando quell'eternità
              da star del cinema degli anni venti,
              tuttora tu continui
              a decantare come allora,
              che la vita è appunto l'unico film
              che possiamo intrepretare
              come un bellissimo sogno
              da cui non ci vorremo mai
              risvegliare!
              Composta mercoledì 17 aprile 2013
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: ROBERTO POZZI

                Fuori dal tempo

                In un tempo
                non troppo lontano,
                il tuo volto intrigante
                mi era già noto allora,
                in quella epoca medievale
                e anche se non lo è ora
                in questa età virtuale,
                di un cosa sono certo
                che ti rivedrò ancora,
                probabilmente tra qualche generazione
                e pure su qualche altro mondo astrale!
                Nel trascorso del primo millennio,
                in quello oscuro castello svizzero
                dove ci eravamo incontrati
                per la prima volta,
                il nostro amore a prima vista
                non si era mai sbocciato,
                per colpa del disegno
                di qualche destino incrociato
                che malauguratamente
                ci aveva torturato
                permettendoci solamente
                di guardarci a distanza,
                di appena sfiorarci
                ma non senza mai
                veramente toccarci
                con quella ardente passione
                che rischiava di bruciarci
                entrambi!
                Io non potevo tradire
                il mio voto di devozione
                come tu dovevi seguire
                la tua sanguinaria vocazione
                anche se quella nostra attrazione
                costituiva il più grande peccato,
                l'amore impuro tra due ragazzi
                che parlava di quell'unico affetto
                riservato soltanto a dell'anime gemelle!
                Con il trascorrere dei secoli,
                i nostri corpi sono morti,
                ma le nostre anime
                hanno continuato a vagare
                per un tempo infinito
                finché, e non per caso
                ma per destino,
                ci siamo ritrovati
                ambedue rinati
                in questo presente,
                come due uomini
                che non si sono mai conosciuti
                ma si sono guardati negli occhi
                per riscoprire l'anima persa
                del rispettivo amato
                di quel lontano passato!
                Anche se tu avevi
                un corpo diverso,
                la mia anima ha notato
                ancora una volta
                quel tuo bellissimo spirito
                senza neanche dovere
                scambiare una parola,
                io ho subito riconosciuto
                la tua anima reincarnata
                in questo paradiso
                fuori dal tempo
                dove il passato,
                il futuro
                ed il presente
                sono diventati tutt'uno
                e le nostre due anime
                si sono riunite finalmente
                in unica entità spirituale
                che vivrà eternamente
                del proprio reciproco amore!
                Composta martedì 9 aprile 2013
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  La grazia di Dio

                  Tra i miliardi di pensieri
                  che puntualmente assillano
                  la mia appesantita mente,
                  uno degli enigmi
                  che mi ha sempre turbato:
                  perché io esisto?
                  Come mai sono ancora vivo?
                  Già nel mio primo giorno della mia vita,
                  quando sono nato,
                  mi avevano dato per spacciato,
                  allora, non sono così certo
                  di essere nato per caso,
                  magari per evolvere
                  dal ignorante viaggiatore
                  al ribelle cercatore di verità
                  in un mondo che vive
                  prevalentemente di falsità!
                  Sono sempre stato un'anima persa
                  nell'oceano di sofferenze
                  gestito dal mistico destino
                  alla mercè di un'altra
                  delle tante inquietanti tempeste
                  che continuano a capitarmi
                  come delle strane coincidenze,
                  sembrerebbero slegate
                  ma difatto sono connesse tra di loro,
                  senza nessuna apparente logica!
                  Tutto ciò mi fa solo arrivare
                  alla solita conclusione:
                  io sono un semplice tassello
                  del infinito puzzle divino,
                  una delle tante pedine
                  nella grande scacchiera
                  dell'Universo del Creatore!
                  Nel suo disegno celestiale,
                  Lui ha ha bene in mente
                  per ognuno di noi
                  quel piano globale,
                  senza ancora condivire
                  tutti i dettagli personali
                  del nostro destino
                  ne'con me
                  né con altre sue creature!
                  Anche se io non conosco
                  il mio vero percoso,
                  ogni giorno brancolo nel buio
                  sempre più scuro,
                  cercando le risposte
                  a tanti misteri dell'universo
                  e della mia esistenza
                  ma, almeno Lui,
                  l'unico Signore che conta,
                  sa il perché di me
                  ed'io ho fede in Lui
                  che da sempre sa
                  che nulla accade per caso
                  perciò io sono qui
                  perché Lui l'ha deciso!
                  Uno di questi giorni scoprirò
                  il significato della mia esistenza,
                  ma in questo mio percorso spirituale
                  io so gia'che la mia anima esiste
                  per un Suo preciso desiderio,
                  anche se la mia vita può essere
                  la piu'disperata,
                  non sara mai sprecata
                  nel seguire la Sua Grazia
                  per diventare una anima
                  pura,
                  libera
                  e beata
                  d'amare
                  e di sentirsi amata!
                  Composta mercoledì 17 aprile 2013
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: ROBERTO POZZI

                    In quella notte d'amore

                    Ti sto ammirando nel tuo splendore
                    e sognando come si svolgerà
                    questa serata di passione
                    arrivata al capolinea
                    di una lunga e mai consumata
                    storia d'amore!
                    Con un nervosimo
                    al limite della follia,
                    attendo la tua prossima mossa
                    in questo gioco di scacchi
                    che trasuda di una seduzione
                    che è stata segnata dall'incertezza
                    di una concreta conclusione.
                    Entrambi avevamo paura,
                    io avevo paura di rimanere scottato
                    da una torrida storia di sesso
                    priva di significato
                    mentre tu avevi avevi paura
                    di restare inchiodato
                    ad una vincolante storia d'amore!
                    Anche se a te stava bene
                    l'avventura d'una nottata,
                    io non ero così sicuro
                    che ti saresti mai lasciato andare
                    alla quella verà intimità
                    che ti fa scordare
                    chi veramente sei
                    ma che ti fa ricordare
                    quanto speciale
                    è il vero amore!
                    In quella notte
                    entrambi abbiamo
                    lasciato le nostre inibizioni
                    fuori dalla tua stanza
                    e se per solo un momento
                    ho pensato che era un peccato
                    quello che stavo per compiere,
                    non mi sembrava di essere all'inferno
                    quando ti sei spogliato,
                    non solo di quei vestiti
                    che indossavi per sembrare
                    più bello ed attraente,
                    ma ti sei anche liberato
                    di tutte quelle tue paure
                    che ti portavi dietro
                    da troppo tempo,
                    come uno scudo mentale
                    contro quelle reali sofferenze
                    nascoste nel profondo del tuo io!
                    Adesso, che tu sei nudo,
                    proprio davanti a me,
                    io vedo con piacere
                    il tuo aspetto esteriore
                    ma la mia vera soddisfazione
                    sta proprio nel percepire
                    il tuo spirito interiore!
                    Io ti sto vedendo
                    senza le tue solite difese
                    leggendo la tua sensibile anima
                    dai quei dolcissimi occhi
                    che stanno per lacrimare
                    come un un cucciolo smarrito!
                    In questo istante di tua rara intimità
                    capisco che anche tu
                    hai un po' di paura d'amare!
                    Non riesco a trattenere le le lacrime
                    dalla commozione del momento
                    ti riassicuro che non devi avere
                    alcun timore da parte mia,
                    io non ti farò mai del male
                    perché ti voglio solo amare!
                    Con la mia mano,
                    leggera come la piuma,
                    ti accarezzo il viso,
                    asciugo le tue lacrime
                    intanto che ti bacio
                    con una lentezza
                    di un tempo passato,
                    e continuo ad amarti
                    per la prima volta
                    come se fosse
                    l'ultima occasione
                    che io dono
                    me stesso
                    all'amore
                    della mia vita!
                    Composta mercoledì 10 aprile 2013
                    Vota la poesia: Commenta