Poesie inserite da ROBERTO POZZI

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: ROBERTO POZZI

Il mondo in un sogno

Un'altra notte buia
nel deserto delle tenebre,
il mio spirito non riesce più.
a sopportare l'oscurità
di un cielo senza stelle,
il mio dolente cuore
continua a sanguinare
per la malvagità
di un mondo
sempre più
surreale.

Pur sentendo ancora
quella cupa paura
di riaprire i miei umidi occhi
per non rivedere gli orrori
del mio recente passato,
in quel angolo remoto
del mio santuario
la mia rassicurante vocina
mi sta supplicando di ascoltare
le parole magiche appena scritte
dal mio caro poeta maledetto.

Mi succede di tanto in tanto,
le emozioni mi trasportano
alla sentita commozione,
a seguito di bizzarri avvenimenti,
mi lascio proprio andare
alla santità dei veri sentimenti,
lacrime d'empatica purezza
sono cadute dal mio pallido viso
sia per il doloroso addio
di un travolgente disamore,
che per la sublime proposta d'affetto
che ho appena assaporato.

Romantici versi stracolmi di speranza
decantati dal mio gentile cavaliere
non sono passati inosservati,
hanno profondamente toccato
in un solo battito del cuore
il mio considerevole spirito,
riaprendo i miei socchiusi occhi
ho sognato
il mondo intero
in un singolo sogno!

Sparita era la desolazione dell'anima,
ormai stavo soltanto vivendo
la gioia portata dalla saggia brezza
dell'eterno cambiamento...
ero sulla mia spiaggia dorata
ad ammirare i raggi del sole
che stavano sorgendo sulle onde
dell'idillico oceano blu:

la luce dell'Amore,
stava di nuovo
illuminando
la nuova alba
della mia ultima
rinascita spirituale!
Composta martedì 22 aprile 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Ipocrisia

    Un vento glaciale
    continua a soffiare
    sul mio debole corpo,
    la mia anima stanca
    dall’interminabile cammino
    aspira soltanto un po’ di tepore
    che almeno riscaldi
    quel suo malinconico cuore.

    Il mio desiderio
    non è così esagerato,
    ma nella realtà  
    in cui tuttora vivo
    rimane un sogno
    al limite dell’utopia.
    La gente che mi circonda
    vuole apparire gentile,
    di proposito confondendo
    il nuovo galateo del millennio
    con banali dichiarazioni d’affetto
    come autentiche espressioni
    dello spirito evoluto.

    Non si riesce a mentire
    a un essere sensibile,
    con il dovuto tempo
    capirà  la tua essenza,
    quella che nascondi
    persino a te stesso:
    il male può presentarsi
    con un bel vestito
    e un dolce sorriso,
    ma un’anima pura
    lo vedrà nei suoi occhi
    quali dei due signori
    è il suo vero sovrano.

    L’ipocrisia velata,
    per non dire malefica,
    di troppi credenti,  
    mi ferisce profondamente:
    quanti fedeli di Dio
    nel mio tormentato percorso
    devo ancora incontrare...
    cristiani che si sono macchiati
    d’innegabili spergiuri,
    promettendo affetto eterno
    per poi rinnegarlo
    in un secondo tempo
    senza un minimo rimorso.
     
    Non sto scrivendo
    queste tragiche parole
    per vendicarmi di torti subiti,
    non è mai stato il mio stile
    comportami male con nessuno,
    in questo mio lirico sfogo
    vorrei solamente capire
    perché mi tocca camminare
    in questo inferno terreste
    tra numerose anime nere,
    incarnando di nuovo
    un angelo caduto,
    invece di volare
    nell’alto del cielo
    insieme,
    con altre anime gentili,
    per sciogliere quel gelo
    dall' anima
    con la Luce
    dell' Amore!
    Composta mercoledì 16 aprile 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Today / Oggi

      Today
      is Not
      a good day
      to die...

      Even though
      you feel like it is,
      you are already dead
      inside!

      Today
      is only
      a good day
      to truly
      live!

      Today
      is that amazing day
      of your new present
      that looks with hope
      to an uncertain future
      finally burying
      a painful past
      where it should have been
      for quite sometime!

      Yes
      believe me,
      today
      is only a good day
      to live...
      once again!

      OGGI

      Oggi
      Non è
      un bel giorno
      per morire...

      Sebbene
      lo senti che sia,
      tu sei già morto
      dentro!

      Oggi
      è soltanto
      un bel giorno
      per vivere
      davvero!

      Oggi
      è quello straordinario giorno
      del tuo nuovo presente
      che guarda con speranza
      a un incerto futuro,
      finalmente sotterrando
      un doloroso passato
      che doveva già essere,
      da qualche tempo...

      Si
      credimi,
      oggi
      è un bel giorno
      per vivere...
      ancora!
      Composta lunedì 14 aprile 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: ROBERTO POZZI

        Amore

        È tutta la vita che soffro,
        per la gran parte in silenzio,
        aspettando un domani migliore
        che tarda sempre ad arrivare.

        L'altro ieri è capitato l'impossibile,
        sono stato solo gentile con te
        ma questa volta il crudele destino
        mi ha profumatamente ripagato,
        con la mia stessa moneta,
        presentandoti
        come il mio nuovo
        romantico ammiratore.

        Nel semplice battito di ciglia,
        solamente leggendo
        alcuni tuoi versi incantati,
        la mia triste vita
        è immediatamente
        cambiata per sempre.
        Non mi sono sentito più solo,
        in questo dannato mondo
        non ero più l'unico a soffrire
        per la propria predisposizione.

        Nella rara bellezza poetica
        della tua straordinaria scrittura,
        ho finalmente capito,
        mio bellissimo poeta
        che tu veramente incarnavi
        il cavaliere dei miei sogni,
        pure come anima nobile
        ma piuttosto tormentata
        da un'oscuro passato,
        tu credevi ancora
        nel vero amore!

        Non ti serve cercare
        altra inutile sofferenza,
        mio dolcissimo spasimante,
        con tutto il mio cuore
        t'imploro di stare tranquillo
        non ti disperare per me,
        non tarderò molto ad arrivare,
        come ti ho già promesso
        a breve sarò con te.

        Non c'è nessuna ragione
        di dubitare la mia buona fede,
        bisogna vivere l'amore
        con gli occhi di un bambino,
        senza prefissarsi grandi aspettative
        e tantomeno farsi troppe domande
        per capire il più bel sentimento
        a cui non si può comandare.

        Chissà mai,
        il destino potrà essere generoso
        con le nostre anime sofferenti,
        magari ci lascerà godere
        il sentimento divino
        sulla tua decantata spiaggia,
        come due angeli caduti
        da un paradiso infernale
        dove la vita finora
        ha tolto ad entrambi le ali
        per non farci volare.

        Anche se siamo
        due scettici miscredenti
        a volte il vero sta nelle favole
        che si avverano
        per davvero.
        La tua romantica dedica
        ha già commosso il mio cuore
        e se in questo momento
        non riesco a dimostrare
        i miei sentimenti nascosti,
        sono felice di sentirmi
        l'uomo più fortunato del mondo
        per essere considerato
        da te...
        Amore!
        Composta mercoledì 9 aprile 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: ROBERTO POZZI

          Il mercato dei ricordi

          Una piazza affollata,
          tra dozzinali bancarelle
          e avidi collezionisti di vite,
          si annusava uno sgradevole fetore.
          Il profumo di vecchio
          era talmente insopportabile
          quanto la nostalgia
          delle anime trapassate
          che si percepiva dappertutto
          nell'aria stantia.

          Da icone adorate
          a cimeli abbandonati,
          montagne di cianfrusaglie
          di un ignoto titolare,
          erano state sbarazzate
          da presuntuosi zoticoni,
          illegittimi eredi
          di un trascurato tesoro,
          apparentemente di poco valore,
          relegato al patetico destino
          del mercato delle pulci
          per essere comprati
          dai maniaci compratori
          alla ricerca di un disonesto affare.

          Raccogliendo il primo manoscritto
          dalla catasta delle occasioni
          un libretto ingiallito
          dallo scorrere del tempo
          sfogliando le pagine ammuffite
          noto con agrodolce piacere
          che le intense riflessioni.
          di un'anonima poetessa
          erano ritornate in vita
          nel profondo del mio cuore.

          Chissà mai sarò
          un fortunato scrittore
          con una personale raccolta
          della mia oscura scrittura,
          non per cercare l'immortalità
          di un glorioso faraone,
          l'atroce dubbio rimane:
          che fine faranno
          i miei sofferti pensieri
          quando saro'defunto!

          Chi mai comprerà
          le mie ironiche memorie
          nei tanti mercati a buon mercato,
          un collezionista di altri tempi
          potrà trovare una mia perla,
          un manoscritto quasi nuovo
          di originali racconti poetici,
          dell'insignificante sconosciuto
          che ero sempre stato...

          un pietoso dilettante
          che adorava amare,
          sognando con malinconia,
          semplici emozioni
          ignorate da tutti
          gli insensibili
          mercanti d'anime!
          Composta mercoledì 5 marzo 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: ROBERTO POZZI

            L'alba del giorno dopo

            Un altro compromesso
            che sono costretto a digerire
            cosa avrò mai fatto di male
            in questo mondo maledetto
            per dover solo soffrire.
            Non voglio ripetermi,
            ancora una volta,
            con un dolente lamento.
            tanto non vuoi mica ascoltare
            la mia malinconica storia,
            hai già la tua
            piena d'angoscia,
            comunque!

            Anche tu cerchi
            un'immediata fuga
            dall'invisibile baratro
            dei tuoi inconsci pensieri,
            speri che la lettura di una poesia
            ti dia un minimo valore
            al giorno
            che ti tocca vivere
            per inerzia.

            Come per tutti i presenti,
            la tua vita segue
            lo strano percorso
            del moto perpetuo;
            ti rimane soltanto
            la frustante attesa
            del lieto finale
            che tarda sempre
            ad arrivare!

            Non saprei
            come aiutarti
            se potessi,
            di certo lo farei,
            vorrei donarti
            un reale sollievo
            alle tue sofferenze,
            ma il male di vivere
            mi ha sottratto
            tutte le magiche parole,
            sparite in quel nulla
            della mia anima ferita.

            Mi piacerebbe lasciarti
            con un saggio consiglio
            una sagace riflessione.
            o un pensiero speranzoso,

            ma mi dispiace,
            non ci riesco...

            non so cosa altro
            potrei aggiungere
            a chi come me
            soffre in solitudine,
            nel silenzio della propria anima,
            non sapendo più apprezzare

            lo splendore nell'alba
            del giorno dopo!
            Composta mercoledì 5 marzo 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: ROBERTO POZZI

              Alla fine del film

              Alla fine del film
              si rimane immobili
              scomodi in quella poltrona,
              a interpretare il pungente critico
              dei titoli di coda.

              Una conseguenza della visione,
              uno sfogo personale
              o una ponderata riflessione
              sull'opera cinematografica
              non ne migliorerà la qualità,
              un insensato commento
              potrà però espandere
              la mente degli spettatori
              ma non cambierà
              quel malinconico finale,
              la triste conclusione
              di un disamore
              sarà comunque scritta
              anche con un nuovo copione...

              Il protagonista
              dal cuore spezzato
              guarderà con amarezza
              il vuoto all'orizzonte,
              ben consapevole
              che d'ora in poi
              il nulla esisterà
              dentro la propria anima!
              Composta giovedì 27 febbraio 2014
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: ROBERTO POZZI

                Il punto di svolta

                Un bacio, ebbene sì,
                un semplice bacio di latente passione
                aveva per sempre stravolto
                la mia disorientata esistenza.

                Con gli occhi assai chiusi
                e il sussultante cuore in gola,
                un'inspiegabile attrazione
                mi trascinava alle provocanti labbra
                di un altro inavvicinabile adone

                La misurata e breve fusione
                delle nostre affamate bocche
                poco aveva attenuato.
                l'incomprensibile angoscia
                che mi stava stringendo il cuore.
                e annebbiando la mente.

                Quel dolce e casto bacio
                mi aveva talmente sconvolto,
                non tanto dal sorprendente piacere,
                ma dalla nuova consapevolezza
                di una verità repressa,
                anche oltre la sfera sentimentale.

                Fu il punto di svolta del mio io,
                l'evento cruciale di una vita
                a cui non potevo più ritornare,
                baciando il ragazzo dei miei sogni,
                ero diventato il tipo di uomo
                che non avrei mai osato...
                essere!
                Composta domenica 23 febbraio 2014
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  Il giocattolo rotto

                  Un giocattolo abbandonato,
                  fra i tanti oggetti dimenticati,
                  soffre in rigoroso silenzio
                  il suo forzato esilio
                  dal mondo dei balocchi.

                  Non è stato molto fortunato,
                  il suo compagno di giochi,
                  pur morso dai motivi affettivi,
                  l'ha rinchiuso in un anonimo scatolone
                  di un'impolverata soffitta
                  in attesa dell'inevitabile fine
                  che prima o poi toccherà
                  anche a lui!

                  La sorte non è stata così clemente
                  con il povero orsacchiotto di peluche
                  purtroppo egli giace indecente
                  nel bel mezzo di un mucchio di rifiuti
                  delle poco attraenti isole di quartiere
                  dell'ecologica spazzatura.

                  A pezzi o tutto intero,
                  poca conta,
                  il rinnegato balocco
                  è ormai diventato un oggetto inutile
                  non si è meritato un posto da cariatide
                  in qualche oscuro museo,
                  è persino ignorato da tutti bambini:
                  non è stato nemmeno riciclato
                  in qualche casa del terzo mondo.

                  L'unico scopo di vita
                  a lui rimasto
                  è la triste rottamazione,
                  soltanto quella metterà fine
                  all'interminabile calvario
                  del suo triste abbandono.

                  Nessuno vuole giocare
                  con un giocattolo rotto,
                  tutti vogliono uno nuovo,
                  sempre più attraente,
                  mentre lui è vecchio
                  e non più divertente!

                  Nessuno si prende la briga di salvarlo
                  dal suo inesorabile fato,

                  basta un piccolo gesto d'amore

                  lo si può aggiustare,

                  lo si può salvare,

                  qualsiasi giocatolo rovinato
                  dal gioco della vita

                  può ancora rinascere...

                  come il più bello
                  di tutti i giocattoli
                  del mondo!
                  Composta giovedì 20 febbraio 2014
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: ROBERTO POZZI

                    Lacrime di passione

                    Una goccia dopo l'altra
                    continuava a sgorgare dalle mie pupille,
                    un altro sfogo dello spirito ferito
                    dall'aridità di gelide anime
                    che non avevano ancora imparato
                    la differenza tra apatia e simpatia.

                    L'ultimo scempio era stato perpetrato
                    dai cosiddetti "esseri" per cui
                    il significato della parola "umano".
                    era un sinonimo di debolezza,
                    i miei occhi gonfi di malinconia
                    si erano finalmente arresi:
                    non riuscivano più a trattenere
                    le migliaia di gocce
                    ormai divenute lacrime
                    di un'anima sofferente
                    dell'amarezza di ogni giorno....
                    l'indifferenza!

                    Non mi vergogno più di niente,
                    sono orgoglioso di piangere
                    come un immaturo bambino,
                    certo che soffrire per la fine di una passione,
                    la morte della spontaneità dei sentimenti
                    decretato dal menefreghismo collettivo,
                    è tutt'altro che una consolazione.
                    Non c'è alcun senso liberatorio
                    nel mio disperato pianto,
                    le lacrime non mi restituiranno
                    gli istanti di felicità rovinati
                    dall'ignobile narcisismo
                    della mia patetica razza.

                    Mi toccherà pure vivere
                    in questo dannato inferno terreste,
                    ma neanche il diavolo in persona
                    riuscirà a derubare la mia sublime passione
                    per il sentimento divino dell'amore...

                    l'estasi di amare qualcuno più di se stessi
                    rimarrà' per sempre scolpito nell'anima
                    come la massima espressione della mia umanità!
                    Composta lunedì 17 febbraio 2014
                    Vota la poesia: Commenta