Polvere di luce ammanta il giorno
nel vacillare stanco delle ore.
Si sommuove il cuore dal gemere
di fronde, spettinate dal vento.
Nella sera attonita mi sperdo,
nel rumorio stridulo del tempo
obliare si può, talvolta, il reale.
Evapora nostalgia
nello sciaquìo del mare,
tra la lenta risacca
ne assaporo l'essenza.
È già settembre-
un tempo di transito
per cullare ricordi.
Bianche conchiglie-
malinconia e ricordo
di un'estate che sfuma.
Nell'argenteo volto della luna,
l'ultima scheggia del giorno svanisce
e trepidanti, i sogni incompiuti,
attendono di spiccare il loro volo.
Langue l'arenile-
presagio di un'estate
che volge al termine.
Ambrata luna
nella notte risplendi-
sei miele di speranza.
In un'alba marina mesta è la mia attesa,
la bianca spuma drappeggia la riva
raggi di filigrana ricamano il cielo,
ed io assorta in un pacato silenzio
ascolto le dolci note del mio cuore.
Oltre la gabbia di parole,
oltre i lucchetti che fermano l'agire,
oltre quest'aspra e arcigna realtà,
il mio cuore il sorriso ha dell'amore
esso è ebbro delle piccole gioie,
luccicanti frammenti di felicità.
Sempre palpita
e non misura il tempo –
vive il mio cuore.