Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Poni uomo il fucile

Poni il fucile uomo
regala all'umanità
una dose di dignità.

Chiudi il rubinetto dell'odio
accendi quello dell'amore
e quello dell'ascolto.

Ogni gesto fatto con sentimento
porta pace e tranquillità,
di conseguenza serenità.

Mescoliamo i colori
usanze e tradizioni,
culture e religioni.

Stringiamoci la mano
Guardiamo il futuro
con il cuore in mano.

Per il bene del mondo
poni uomo il fucile
salviamo l'umanità.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    È amore

    È amore
    Quando i minuti
    scandiscono come le ore,
    le ore sembrano secoli e
    ed il giorno è troppo lontano.

    È amore
    quando la carezze le senti dentro
    quel bacio è un brivido intenso
    il cuore sembra fermarsi.

    È amore
    quando il tempo insieme,
    non basta mai
    e le parole non servono.

    È amore
    quando senti la vita dentro di te,
    un bacio è l'avverarsi di un sogno
    e la notte insieme non aspetta domani.

    È amore quello mio per te.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Ama... se vuoi essere amato

      Uomo non cercare
      la pace nel mondo
      se la pace non c'è in te.

      Non parlare d'amore
      se l'amore non lo conosci.

      Non parlare di pazienza
      se sei impaziente.

      Non tendere una mano
      se lo fai per prendere.

      Non ingannare gli altri
      Ingannando te stesso.

      Sii esempio a te stesso
      se vuoi esserlo nella vita.

      Ama se vuoi essere amato
      ma fallo con tutto te stesso.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Finché l'uomo...

        Finché l'uomo proclamerà
        la pace puntando il fucile
        combattendo senza scrupoli.

        Guadando con gli occhi
        e ascoltando con le orecchie
        senza sentire il cuore.

        Finché a guidare l'umanità
        ci sarà ipocrisia e superficialità
        potere e troppa avidità.

        La pace sarà utopia,
        solo un sogno di miliardi di uomini
        spezzato dal egoismo quotidiano.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Si spensero le stelle

          Fu notte fonda.
          Su di me
          le gocce di te.

          Si spensero
          le stelle nel cielo,
          sentii addosso il gelo.

          Mai notte fu più lunga
          L'anima gridò
          la bocca non parlò.

          Mi trasportasti
          nelle viscere dell'inferno
          strappandomi l'innocenza.

          Tu mano amica,
          uomo adulto, nemico
          mano traditrice.

          Gridai senza voce
          Senti lacerarmi il cuore
          Mi impedisti le parole.

          Quanti sogni spezzati
          Quanti principi trasformati.

          Quanti notti pieno di incubi
          sognando streghe e uomini neri.

          Gridai aiuto nessuno senti
          gridai mamma ma tutto tacque.

          Scesero lacrime,
          che nessuno asciugò.

          Il silenzio consumò il tempo,
          non il ricordo, non il dolore,
          non la vergogna, neppure il tormento.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Parole

            Chissà per quanto tempo le parole
            sopravvivano una volta uscite
            dalla nostra bocca.

            Chissà dove atterreranno
            se consoleranno, o faranno del male.

            Se saranno una carezza
            o un pugno allo stomaco.

            Se scalderanno le notti
            a un'anima persa.

            O agiteranno l'anima
            di un amico ferito.

            Chissà se sono state spese bene,
            o se l'abbiamo spese male.

            Quanti figli della vita
            abbiamo consolato
            Quanti ne abbiamo feriti.

            Le parole escono dalla bocca
            e arrivano al cuore.

            Consolando ferendo
            a volte uccidendo
            oppure regalando un sogno.

            La parole sono un dono
            del uomo saggio,
            un'arma l'incosciente.

            Regalano sogni, pace e serenità
            Oppure tormento odio per l'eternità.
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