Triste mio spirito, un tempo innamorato della lotta, la Speranza il cui sperone attizzava i tuoi ardori, non vuole più cavalcarti! Giaciti dunque senza pudore, vecchio cavallo il cui zoccolo incespica a ogni ostacolo.
Rassegnati, cuor mio: dormi il tuo sonno di bruto!
Spirito vinto e stremato! Per te, vecchio predone, l'amore ha perduto il suo gusto, e l'ha perduto la disputa; addio, canti di ottoni e sospiri di flauto! Piaceri, desistete dal tentare un cuore cupo e corrucciato!
L'adorabile Primavera ha perduto il suo profumo.
Il Tempo m'inghiotte minuto per minuto come fa la neve immensa d'un corpo irrigidito io contemplo dall'alto il globo in tutta la sua circonferenza e non vi cerco più l'asilo d'una capanna.
La tua luce che illumina il mio lenzuolo La pagina del tuo libro aperta su un addio Le tue ultime parole esplodono nella mia testa Le nostre canzoni stonate su pentagrammi dimenticati
Ho giocato d'azzardo su un tavolo sconosciuto Con un mazzo di carte truccato La fortuna mi ha voltato le spalle ed è sparita nella follia della vita Il mio arcobaleno colorato ti indicherà la strada E ci incontreremmo al centro dell'oceano – se lo vorrai O su una spiaggia solitaria Dove un poeta morente canterà i suoi versi al cielo E i suonatori di tamburi intoneranno il loro tam tam per noi
Ci incontreremmo in un posto qualunque Ci incontreremmo al centro delle nostre vite E se addio è una parola troppo triste Diremmo semplicemente ciao – E una girandola di colori esploderà sulle nostre teste
Ed ora… Ora…. Ricordami da laggiù … dal tuo treno deragliato Ricordami dall'alto della tua montagna in fiamme Ricordami con un pensiero mentre la luna illumina i tuoi occhi Ricordami nel buio della mia notte e nella luce del tuo giorno Ricordami nelle tue bufere di neve e nel soffio del tuo vento Ricordami come un'onda che si infrange sulla tua spiaggia Ricordami con le tue lebbra – con quelle labbra bastarde Ricordami nei tuoi sogni sino all'alba di una nuova vita Ricordami come tu vuoi In questo giorno da dimenticare
Questa è una storia realmente accaduta a due giovani amanti lungo il confine messicano. Io l'ho vista così
Dipingerò il mio capolavoro nel cielo Sotto la pioggia lungo il confine messicano Siamo stati a Manzanillo e abbiamo visitato Puerto Aventuras Polvere negli stivali e sudore sotto la fronte In un albergo di Rosario mi hai dato il tuo cuore Ci siamo separati a Puerto Morales sotto un concerto di stelle cadenti la mia valigia di sogni si è aperta lungo la ferrovia per Mexicali Le porte del pregiudizio si sono spalancate tra noi La vita – dicevi – è bianco o nero Io ho imparato che la vita a volte prende e a volte dà Ti ricordo in una veste bianca di giglio nel buio che avvolge la valle Ombre d'argento sulle grandi pietre degli antichi templi Maya Hai improvvisato una danza alla luna Ma io ero cieco non vedevo il tuo splendore nell'aria - volteggiare fantasma Un menestrello errante disegna cerchi di note col suo tamburello africano Raccolgo i miei pensieri e li conservo in un angolo della mente Quando tutte le anime si prenderanno per mano Il cielo esploderà in una lucida follia colorata Se senti un rumore sordo nelle orecchie non avere paura Sto solo dipingendo il mio capolavoro nel cielo
Sono stato all'inferno ed ho incontrato un angelo Com'è la morte – ho chiesto Invisibile – mi ha risposto Nel labirinto dei miei sentimenti sono entrato e uscito infinite volte Il giorno è un lungo film muto in bianco e nero Il mio cielo piange Dopo pochi minuti di sole si trasforma in tempesta In quest'aria che respiro c'è odore di morte Mi ricordo di Francis Bacon dipingere figure mutilate Che sputano un urlo disperato in pezzi di carne lacerata Sogno un mondo dove i poeti cantano e i musicisti scrivono Su questa curva sulla quale sono sospeso Su questa strada che cammino Su questa pista che percorro Sei volata via sul cavallo di Pablo Ramirez Hai accennato ad un pacifico addio e sei uscita dalla mia vita Mentre dipingevo il mio capolavoro nel cielo
La musica alla radio grida musica moderna Ho sognato Charlie Parker in piedi – nella notte All'angolo di Trafalgar Square Mi ha portato da qualche parte e mi ha riportato indietro Ho solo bisogno di qualcuno che mi mostri una nuova via di fuga Ho bisogno di qualcuno che mi porti lontano dal pensiero di te La pioggia racconta lunghe storie Se pioverà anche da te allora saprai quanto sto soffrendo Mentre cammino per la mia strada e canto la mia canzone al cielo Come un giullare di corte ferito In attesa di dipingere il mio capolavoro nel cielo
Ho incontrato una Regina zingara con collane di bronzo al collo E un anello d'amore gitano Le ho chiesto di raccontarmi qualcosa di te Occhi di Perla e Denti di Diamante mi fissa negli occhi e dice " in ogni respiro di donna c'è un uomo imprigionato nel suo cuore" Le regalo un mazzo di violette E scappo via in una nuvola di polvere come un angelo cow-boy a cavallo del proprio destino di amante offeso Attraverso la pianura con luci di lampi e fragore di tuoni Che disegnano ombre lunghe negli abissi del dolore Il cielo esplode in poemi di nuda meraviglia Sento l'eco delle campane a morte dal campanile della chiesa di San Sebastian Un coyote canta un canto di guerra nella notte della mia vita Due venti soffiano attorno alla tua casa Due piogge battono sul tetto di legno della tua casa Due tuoni esplodono nella tua camera da letto Due spari rimbombano come il frastuono di un uragano Due occhi lucidi sulla porta - sotto la veranda In una veste bianca di giglio Mi hai detto – Non sei migliore di nessuno e nessuno è migliore di te Mi volevi dare le stelle di tutta una notte e i diamanti di tutto il pianeta Mi hai promesso un giardino di fiori e sogni da vivere ogni giorno Ma io volevo soltanto un tuo dolce bacio amore – solo un tuo dolce bacio Ti ho abbracciata forte e ho sentito il tuo cuore battere per me Ho visto polvere di stelle nei tuoi occhi da fiaba Il tuo mondo di illusioni è crollato come il boato dell'oceano Aprimmo le prigioni dei nostri cuori E tutti gli uccelli predatori che mangiavano le briciole del nostro amore Sono volati via nelle foreste di nuvole piovose Non ho più parole per esprimere il mio amore ciarlatano Aladino ha spento la sua lampada E fiamme pallide disegnano due cuori amanti sulla terra bagnata di pioggia La cartomante nasconde le sue cose in casseforti di bugie Le navi dei pirati sono ancorate in porti sicuri Tutti i suonatori scalzi abbandonano la scena Restiamo io e te da soli a celebrare uno spicchio di luna E mentre la luce dell'alba comincia a brillare Ringrazio Dio perché anche tu ora puoi vedere.
C'è un sassofono che suona nella parte buia della luna
C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna I ladri hanno rubato tutti i fiori dai balconi di principesse scolorite Non c'è più nessun regno da conquistare Qualcuno stanotte ha imbiancato i cimiteri della vergogna Tu ed io con il nostro egoismo troppe tombe abbiamo profanato e poi ricostruito L'uno contro l'altro armati abbiamo abbattuto le nostri torri di guardia
C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna Io e te distesi su pensieri che pensano pensando di pensare al passato Io e te al tavolo della 5° strada con due bicchieri di vino italiano Io e te inebriati dal frizzante fiume alcolico passato per gole secche di parole Io e te con l'anima distante una spedizione lunare
L'effetto del vino come l'esplosione di una supernova tra scintille di ricordi Magica visione di Cisca tra le betulle nane del Rio delle Amazzoni Tra rami di piante secolari tra discese di canoa primitiva Avvolti su nebbie basse abbiamo conosciuto il desiderio E spogliati di vesti non vesti ci siamo buttati nel nostro piacere Con l'orecchio teso al sassofono – nella parte buia della luna
E quella sera a casa di Whitman tutti scrivevano poesie Io e te leggevamo Dante - tu chiedevi il Paradiso ma l'Inferno era il mio pallino Che Guevara era morto da un pezzo Fidel Castro celebrava il suo fantasma In Italia i treni saltavano e pure le banche saltavano Polvere nera polvere rossa unite in un bang senza fine lacrime e sangue schizzati sui muri e mentre qualcuno cercava di capire Un sassofono suonava - nella parte buia della luna
Ho seguito l'arco colorato di un arcobaleno E ti ho trovata seduta accanto ai fiori di loto Hai bussato al mio cuore - tutte le foglie d'autunno erano a terra, rosse di paura Io ho spalancato la porta della mia anima e il vento le ha disperse tutte E non c'è nulla che rimane sul tavolo da gioco della vita tra il Re e la Regina di cuori A parte questo sassofono che suona - nella parte buia della luna
I nostri destini su mari in tempesta lontani da spiagge sicure Cascate di rimpianti allagano i nostri anni futuri a nulla serve soffrire o piangere Siamo come due giovani amanti stretti in un abbraccio passato Il vento soffia tra i rami di pino - dammi la mano e ascolta C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
Siamo due cuori solitari persi in una valle di solitudine Ho sentito l'odore del fango ed ho visto le stelle brillare Tutti i nostri guerrieri sono in fila dietro la nostra porta Ho fatto un sogno stanotte ho visto acrobati deporre mazzi di rose ai tuoi piedi I ladri hanno rubato tutto ma non hanno toccato la luna E un sassofono festeggia suonando nella sua parte buia
C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna Se la prossima pioggia laverà le nostre anime incontrerò i tuoi occhi di mare Se la pioggia non cadrà vorrei perdermi nelle strade bianche della mia mente E ondeggiare nell'aria indeciso se essere un uccello o una nuvola o essere un pesce-scrittura per riempire il mare di parole e scrivere un libro a tutti i naufraghi della vita Che leggerebbero l'amore in due parole bagnate Mentre il sassofono continua a suonare - nella parte buia della luna.
Col mio amore scontroso e umido umido di te delle tue labbra carnose di mare m'inoltro viandante d'insolite allegrie per le radici estese dei nostri fiumi neri filamenti incandescenti di aquiloni spirali acuminate contro il muro del tempo che si scioglie su di noi come il miele in un giorno di aprile e di sole.
Notte ingombra mai sazia d'estenuanti arsure notte di pensieri che s'inarcano su altre notti di granitiche assenze raramente da te scalfite quasi sempre fuse nel silenzio incolore e disossato dove io mi lascio ghermire dall'inatteso credere tutto.
Tra le rovine del nostro giardino ora brullo senza vita nè colori incenerito da una menzogna, incido una lapide al nulla, guardando le parole che stramazzano una a una sulla terra nuda. Erano le mie parole erano le tue parole ora sono solo carta sporca nella luce artificiale di false verità.
È la complicanza che affascina, è lo sguardo che intarsia, la mia strada sei tu che sbalordisci, sei tu che non capisci, sei tu che fuggi, e dopo dunque torni; rammento un poco, sporto dal parapetto, da cui ammiro il panorama, poi cammino solo, scivolata via la tua mano, nuvole che mi somigliano, vento che le porta lontano; la mia strada non si traccia, può essere solo percorsa, fermandosi, tra le pause, ad osservare, aspettando un fiore, che sul ciglio, non vuole ancora sbocciare, recitando l'ultimo rosario, attendendo un poco, per poi ancora di nuovo morire; peso e leggerezza, che mi si oppongono, dilaniando, tristezza che è compagna, che sfiora le dita, rilegge la tua bocca, per ogni volta che l'ho accarezzata.
Gli ultimi pezzi di ghiaccio, sciolti tra le scorze d’arancio, vorticano con i miei occhi che indietro nel tempo li inseguono; squillano ancora le voci, stesso luogo, ma altri momenti; immensi rettangoli di vetro e strade che scheggiano, di là colossi d’ali si librano, poi case con chiome di montagne, sfumando, senza pause, questa macchina infernale sovrappone, confondendo, anche nell’edera abbarbicata, pendula e cadente su lastre tagliate nel cemento; parole sommerse riecheggiano, sussurri flebili, scivolando dal buio, si spengono; lì, davanti, seduta, nel bruno che luccica, i chiari e i rosa dipingo distesi a sfiorarmi, sognanti gli istanti di nessuno.