Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Senza peccato

Senza peccato
Non trovo aiuti, consigli,
in mille specchi di spiriti.

Le mie parole non trovano certezze,
in fonti di saggezza.

Domande,
domande senza risposte.

Non conosco il peccato d'amore,
non capisco come potrei peccare
donando la mia anima,
i miei pensieri, la mia carne.

In una gioia scoperta,
nel parto di un'emozione,
nella fiamma di un sentimento,
in un desiderio della tua luce.

Non capisco...

Peccato?

Cercami Peccato, spiegami,
fammi comprendere
come l'amore possa esserlo.

L'anima, la gioia, l'amore,
se le fiamme eterne le bruceranno,
saranno cenere senza peccato.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Sono solo

    Parte di te
    Parte di te.
    Ricciolo della tua onda,
    lacrima di gioia sul tuo viso,
    polvere di stelle
    in te clessidra.

    Ascolto il vento
    ed io sono una nota
    in te concerto.

    Mi guardo
    e mi scopro stelo
    di te fiore,
    muovo i miei passi,
    e scopro la tua luce
    negli angoli bui.

    Ma tu possiedi
    la mia notte,
    il mio giorno,
    il mio spazio di vita,
    il mio passato,
    il mio futuro.

    Corde smorzate
    di parole mute,
    desiderose di infrangere il silenzio
    e gridare una sola parola:
    il tuo nome.

    Mentre leggo queste parole,
    vedo in me solo una penna,
    mentre tu sei
    una poesia d'amore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Agrodolce

      Agrodolce
      Il mondo perfetto,
      ideale: i ricordi.

      Voglio vivere solo di piaceri,
      il lampo di un bacio,
      il fruscio di una carezza,
      il temporale di una passione.

      Ricordi di bimbo,
      gli attimi di fantasia,
      in sfide con il sole
      nell'inventare ombre cinesi,
      le urla nella notte
      per spaventare i fantasmi.

      In me bimbo,
      in me uomo,
      in me futura anima,
      il desiderio di un mondo
      senza ombre.

      Voglio trasformare
      la realtà in ricordo,
      un ricordo eterno.
      Giochi, fantasie e realtà,
      in un perfetto mondo dei ricordi.

      Voglio vivere il presente
      al suono delle campane,
      per vestirlo a festa
      e portarlo nel mio
      mondo perfetto.

      Ricordi di baci,
      ricordi d'amore,
      ricordi...
      che brilleranno per
      l'eternità.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Semplicità

        Migliaia di steli verdi
        nati di fresco,
        ombre accavallate di foglie
        lucenti e riposate,
        sono oggi le nostre compagne.

        Su questa tela dipinta dal tempo,
        nasce, vive, ci circonda,
        un'emozione che mai
        nessun colore fisserà.

        Delicati baci sulle mie mani
        sono il loro seme,
        il tuo sorriso nel mio
        il cibo che lo fa vivere,
        con il tuo spirito la vita.

        La tua semplicità d'amare
        uno stelo d'erba,
        l'ombra di una fresca foglia,
        la compagnia muta di una pecora
        nel suo brucare,
        trasformano questa terra in un cielo.

        In questo cielo,
        non posso dirti ti amo
        ti direi solo una parte
        di ciò che provo.

        Sento, provo, dico:
        vivo per te...
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Infinito

          Infinito
          Mi hai donato,
          ti ho donato.

          In un letto di bianche
          lenzuola di stelle,
          brilla la verginità
          della tua anima.

          Nelle tue braccia
          mi sento vestito di vita.
          Non voglio possederti,
          essere posseduto.

          Voglio amare, concepire
          un anello di gioia,
          uno di sincerità,
          felicità, amore, complicità.

          Un anello tuo,
          un anello mio.

          Ogni giorno, ogni attimo,
          per far crescere una catena,
          che termini all'infinito.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            All'improvviso

            Un fulmine...
            Un albero squarciato in una
            notte di stelle.

            Una ferita ricama la
            dura corteccia come
            una parola incide
            la bianca carta.

            Le foglie vivono,
            si aggrappano al cielo.
            Le radici nella
            terra più profonda.

            Con i più bei sogni
            presi dal cielo,
            i più bei sogni presi
            dalla terra,
            l'albero vive.

            Non c'è stata la morte
            da quel fulmine
            a ciel sereno,
            ma solo
            la speranza e il sogno
            che la tua lama
            incida e si affondi
            per togliere
            i ricordi da quelle
            foglie attaccate al cielo
            e da quelle radici
            avvinghiate alla terra.

            Credo che amerei anche
            la tua lama che mi taglia...
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Il tuo sorriso...
              Voglio pensare
              un attimo
              prima di scalare montagne,
              sprofondare negli abissi,
              bruciarmi nel fuoco
              per arrivare al sole.

              Voglio pensare
              un attimo
              prima d'essere vincitore
              della più alta montagna,
              dell'abisso più profondo,
              del fuoco più infernale.

              Voglio pensare
              un attimo
              prima di fare tutto ciò.

              Voglio prima
              capire
              se anche oggi
              conquisterò per te
              il sorriso,
              la gioia,
              la felicità.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Solo tu

                Non c'è tela
                su cui sia fissata
                la luce dei tuoi occhi,
                non c'è foto in cui sia
                impressa la tua gioia,
                non ci sono testimoni
                che possano raccontare
                la tua felicità.

                Solo l'ombra dell'albero
                che ti ha protetta
                conosce il tuo sorriso,
                solo la luce del sole
                che ti ha scaldato
                ha sentito i tuoi brividi,
                solo la cicala
                con la sua serenata
                ha vibrato delle tue emozioni.

                Un grappolo di note,
                cade dalla mia mano
                sulle bianche
                nuvole di un piano...
                Solo. Solo...
                Solo tu nella mia mente.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Un albero, un prato verde...

                  Le mie lacrime fredde,
                  tristi,
                  nello specchio delle tue.

                  Se avessi ascoltato
                  le loro voci,
                  avrei udito disperazione,
                  sgomento.

                  Sul tuo viso,
                  sul mio viso,
                  lacrime
                  in una processione di morte,
                  per portare con se
                  il feretro della felicità.

                  Ho visto lacrime
                  nascere per poi
                  svanire nel nulla,
                  svanire oltre il giorno,
                  la notte, il tempo.

                  Svanire
                  per arrivare nel nulla,
                  come dal nulla
                  è nata la felicità.
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                    Scritta da: Silvana Stremiz

                    Peccati

                    Peccati
                    Voglio bruciare il tuo corpo,
                    in mille fiamme di peccati.

                    Voglio rubarti l'anima,
                    per dipingerla del nero
                    del più spinto peccato.

                    Voglio tatuare nella tua mente
                    disegni di piacere,
                    svuotare anfore di sensazioni,
                    cascate d'emozioni.

                    Voglio incidere la tua pelle
                    con labbra di fuoco,
                    profanare il tempio di Eva
                    con mille mele.

                    Per te, voglio costruire
                    un nuovo inferno
                    di infiniti gironi.

                    Ti voglio bendata,
                    svestita dalla vergogna,
                    posseduta dalla libertà,
                    scaldata dai soli peccati.

                    Voglio, voglio,
                    voglio illudermi
                    di essere cosi,
                    per non arrossire
                    mentre colgo
                    un fiore per te.
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