A faer i fât su an s'insporca al man.
A fare i propri affari non ci si sporca le mani.
Commenta
A faer i fât su an s'insporca al man.
A fare i propri affari non ci si sporca le mani.
A taevla e a laet. An vol i rispaet.
A tavola e a letto. Non ci vuole rispetto.
Chi ha la toss e la roggne. D'aeter mael an bisaggna.
Chi ha la tosse e la rogna. Di altri mali non ha bisogno.
Quand al don i v'l'han zurae. Stae pur zért ch'an la scapae.
Quando le donne ve lo giurano, state pur certi che la si scampa.
Avrel piuvous, màz venerous, àn ventarous.
Aprile piovoso, maggio bello e chiaro, anno ventoso.
'A atta raddò nà vutt' vutt', care semp' ch'i piere 'nderra.
Il gatto cade sempre con i piedi per terra.
Avrel, tott i dè un barel.
Aprile, tutti i giorni un barile di pioggia.
L'è mei fàr una vizèllia che una quarèisma.
È meglio fare una vigilia che una quaresima.
Al galainn ingòurdi a i crèpa al gôss.
Alle galline ingorde possono morire soffocate.
U curnuto è sempe l'ultemo a sapè.
Il marito cornuto è l'ultimo a saperlo.