Le parole di una madre italiana
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Cammino su una bella strada asfaltata sotto il cielo d'Italia. Sono nata qui, fra mille comodità e tante bellezze. In un paese potenzialmente ricco e dovrei essere fiera di lavorare in un ente pubblico ma non lo sono. Non conosco più la gioia di entrare dal portone principale e salutare con serenità chi incontro. Lo so, sono fortunata che ho il posto fisso da venticinque anni. Ho pagato i miei contributi e fra quindici anni, se tutto va bene, se con una scusa i capi non mi licenziano, sono una pensionata che vive con serenità dopo molti anni di sacrifici e lavoro estenuante. Eppure ogni mattina prima di varcare la soglia getto uno sguardo ad un simbolo che amo: la bandiera. Non la vedo mai sventolare e la trovo lisa e mi dispiace perché rappresenta la nazione e tanto altro ancora. Non posso sentirmi fortunata davanti alla mia bandiera chiusa e sporca e mi dispiace. Non so perché nessuno ci pensa ma i simboli dovrebbero essere tenuti un po' meglio. Mi duole pensarlo ma, neanche questo paese che tanto amo, ultimamente è trattato bene. Cosa ci hanno fatto, e soprattutto chi? Una classe dirigenziale di tipo dittatoriale, una politica sbagliata ... [segue »]
Composto lunedì 24 giugno 2013
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