Gocce sta sera...

Piove sta sera, le gocce hanno il loro rumore che non interferisce con la musica che diffondendosi in questa stanza ascolto.
Flauti per rievocare antiche mie vite, per rievocare me stessa.
Correvo libera sotto uno scroscio di pioggia danzante sta sera, correvo nell'aria che sapeva di umido, l'annusavo come un cane respira l'odore della sua tana. I capelli bagnati ad emanare un profumo antico, gocce scivolanti su mani assetate di prati e crini di cavalli.
Piove, forte, senti come danza quest'acqua, senti le sue parole, senti la vita che tocca altra vita e l'innonda con il piacere di una sana bevuta dopo un deserto arido di boccioli e colombe.
L'aria spiffera da questa finestra aperta sulla vita dormiente di persone con occhi chiusi, di pantaloni appoggiati alle sedie come manichini stanchi, di cucine con i piatti lavati e aroma di sugo sulle tavole ancora con briciole sparse.
L'umido afferra le mie dita, sale a spirale e si insinua in unghie smaltate e si appoggia curioso.
È bella questa musica che fa da colonna sonora allo spettacolo della pioggia, cade dritta e sicura è padrona anche del vento sta sera, e il vento la lascia fare con la dolcezza di una margherita sbocciata e con l'amore di un volo di rondini.
Mi metterò nel mio letto, mi coprirò fino a sentire il tepore di un nido, lascerò aperta mezza finestra e ascolterò le parole dell'acqua che cade, ascolterò di cosa parlano le nuvole e capirò il carattere di ogni singola goccia e mi addormenterò con un sapere acquisito un altro da aggiungere... un altro per capire domani...

Sabrina Bertocchi

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