La cuccagna svedese


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...era solo tanto intraprendente, a me bastava appena uno sguardo clandestino che, occhiata assassina, già me le prostrava ai piè e dall'incanto dei miei occhi cerulei, così rassicuranti, all'istante le donne sognavano il paradiso!
L'unico vero handicap erano i miei lunghi preamboli romantici, spesso accompagnati da scrupoli di coscienza, mentre il mio amico passava subito al sodo.
A me piaceva salvaguardare anche l'amicizia, mentre Lorenzo già da un brandello di gonnella avrebbe disconosciuto i fratelli, mentre per un lembo di sottana (sorvolo sulla rima da marciapiede) avrebbe rinnegato finanche la madre.

Proprio a tal proposito mi sovviene l'emblematico episodio della cena offerta a casa mia a un caro amico e alla sua affascinante fidanzata che, il giorno dopo, con la scusa di complimentarsi per la cena e per la mia famiglia, era già sulle mie tracce per tutt'altra intesa!
Fui preso allora dal solito conflitto interiore tra la mente (Mai Quello) che già fantasticava avventure (era una donna davvero molto bella) e la solita coscienza (Maiello) che fermamente me lo vietava, anzi mi suggeriva di fare qualcosa per il povero collega che stravedeva per la fidanzata, prossima sua sposa. Per sottrarmi alle avances di quella bella donna trovai una scusa puerile con ... [segue »]

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