La cuccagna svedese
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...magra figura e feci in modo che fosse lei a liquidare il mio povero amico prossimo alle nozze.
Senza alcun rimorso preferisco sempre un'amicizia in più e un'avventura galante in meno, anche se non tutti la pensano come me a partire dal mio amico Lorenzo che, proprio in quel viaggio, me ne combinò davvero tante.
Ritornando alla nostra avventura, correva l'agosto del 1969 e proprio con l'intento di emulare l'impresa dei conquistatori lunari, ci imbarcammo spavaldi in 500 alla conquista della mitica Svezia, terra delle affascinanti vichinghe verso le quali avevo solo il complesso del fisico scadente. Il povero Antonio, già alla prima tappa a Lugano, si vide depositare in un bar ai piedi del monte Brè, sulle cui pendici salimmo insieme a due belle ragazze appena conosciute in campeggio.
In buona compagnia e con l'aria pura che lassù tirava perdemmo la cognizione del tempo e solo a tarda ora ci ricordammo del nostro povero amico che, con il bar chiuso da tempo, sostava lì nei pressi infreddolito per la pioggia battente e quasi piangente!
Si era deciso che uno di noi tre, a turno, rimaneva fuori della macchina, ma il fatto non previsto fu che il conquistatore ero sempre io,... [segue »]
dal libro "La luce dell'anima" di Francesco Andrea Maiello
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