Il pensiero insonne
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...ci dà consapevolezza di esistere (cogito ergo sum), di amare (amo e sempre sarò) e di conoscere noi stessi (gnothi sautòn).
Se davvero amerò, per sempre sarò nell'universo con la mia identità, in questa strabiliante catena di
infiniti amori senza limiti ed oltre i limiti dello spazio e del tempo, che ci riporta alla vera unica realtà cui, con disparate intensità per fattori contingenti, tutti percepiamo di appartenere ed a cui, nel profondo, tutti aneliamo perché, affatto, non siamo di sola inerte materia.
È davvero splendida notte di insonnia con sogni, sarà pure di folli pensieri, quando infine mi risveglio per improvviso bagliore di una vivida coscienza, in me oltremodo esagerata, che mi richiama in vita alla sua, mia presenza col solito esasperante ritornello... ricerca te stesso, conosci te stesso, giudica soltanto te stesso, non concedendomi, così, mai tregua da giudice inflessibile, tanto che la identifico, ormai, con la mia spia dell'anima, perenne registratore di ogni sua azione e pensiero.
Pertanto è la scatola bianca dell'anima in questo suo volo terreno con l'assurda pretesa di rimanere limpida e trasparente proprio in un fior di peccatore, incallito come me, che vive con sdegno la vita, da sempre arrabbiato con tutto e tutti,... [segue »]
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