Lettera a te che non sei più qui
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...quando ancora stava dentro di me?"
Penso che la punizione peggiore l'abbia avuta io, continuare a vivere con il mio sogno più grande, incontrare un uomo che mi ama, che mi renda felice, rispettandomi e facendomi provare la gioia di diventare mamma, ma come tu sai tutto questo non è possibile e sai perché?
Perché io da quel giorno ho giurato di non permettere mai più a nessun uomo di decidere della mia vita, a me un uomo non mi farà più piangere, non glielo permetterò perché io andrò via prima che lui possa ferirmi,
adesso io dentro provo ancora un dolore che tu neanche immagini, ma se è vero che i morti riescono a vederci, tu starai guardando la persona che mi hai fatta diventare e vedrai anche la cicatrice indelebile che mi hai lasciata.
Ho scritto queste righe credendo che tutto questo mio sfogo mi servisse a farmi sentire meglio invece piango mentre scrivo e mi domando ancora una volta... "Cosa devo fare per porre fine a questo mio dolore?" Non lo so, non ho una soluzione e penso non esista, ti prego aiutami tu se puoi ad andare avanti, aiutami a togliermi di dosso questo grande macigno che mi tortura da 20 anni, aiutami a perdonarti perché non ci sono ancora riuscita.
Potrei andare avanti per ore a scrivere ancora, potrei scrivere un libro ma servirebbe a ben poco, ti saluto e spero che tu dove ti trovi adesso abbia trovato il perdono che io non riesco a darti.
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