Un avvocato sognatore
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Caro fratello, ti scrivo da Messina: la tua città natale. La Sicilia è la nostra isola della felicità. Ogni volta che, dal traghetto, intravedi "lo Stretto" anche tu continui a rimanerne ammaliato, probabilmente con un pizzico di nostalgia nel cuore. Vorrei poterti dire che, da quanto te ne sei andato tu, qui qualcosa è cambiato, e che l'Italia ti sta aspettando a braccia aperte. Ma non posso.
Tu sai che la famiglia è sempre pronta a riabbracciarti. Questo Paese continua a rimanere anche il tuo, nonostante adesso tu viva in un luogo lontano dallo "Stivale". Ma oggi, forse, mi sento più lontano dalla Sicilia di quanto possa sentirti tu. Adesso che ho ventisette anni "suonati", mi rendo conto più che mai di come ci si possa sentire fuori casa nella propria casa. Sì, lo so, potrò sembrare contraddittorio. Ma tu credo che possa capire quel che voglio dire: la Sicilia e, ormai in generale, l'Italia sono come una moglie che vuole separarsi dal marito. E noi, forse, non possiamo fare più nulla per recuperare il nostro matrimonio. Possiamo soltanto sperare che la nostra amata Italia, un giorno, torni a ricambiare il nostro amore.
Sono trascorsi tre mesi da quando ho ... [segue »]
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