Le mie prigioni
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...avrebbe ridato i soldi ma dovevo andare via il giorno dopo. Mi venne quasi da ridere. Iniziai a cercarmi un'altra casa subito. La pescai ancora nel giornale delle pulci. Era ancora più vicino a lavoro, forse la casa più vicina in assoluto al mio ufficio. Feci le mie valige salutai e Paolo mi lasciò l'ultimo ricordino. In pratica lui era al chiosco e non aveva intenzione di darmi le chiavi di casa, io dovevo prendere le mie cose in almeno due viaggi, portarle a piedi all'altra casa e tornare. Per due volte chiuse il chiosco prese Lucky dal laboratorio, chiuse il laboratorio, fece una corsa fino a casa, tolse l'antifurto mi permise di prendere le cose e andare per rimettere l'antifurto, tornare di nuovo al chiosco riaprirlo parcheggiare il cane nel laboratorio fare un paio di gelati e richiudere di nuovo per il mio secondo viaggio. Lo vedo ancora che mi saluta di fretta mentre corre per alzare la saracinesca.
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