Voscienza benedica!
Scegli la pagina:
...disagio; in pectore, infatti, sicuramente era un po' pentito del suo comportamento nei confronti dei figli, ai quali aveva insegnato solo a lavorare come bestie da soma e ad accumulare denaro.
Il veterinario, che si era svegliato, si affacciò alla finestra ed ascoltava i loro discorsi, poi scese dal piano superiore e, avendo visto Don Binidittu in ottima forma, gli battè la mano sulla spalla; quindi, soddisfatto del suo lavoro, si sedette su un sedile di pietra, che insisteva sullo spiazzo.
Tutti continuarono a parlare del più e del meno, mentre ad un tratto a cavallo di un mulo, che trasportava ai lati della sella quattro brocche, poste dentro ad una "sacca", fatta di verghe o succhioni di ulivo attorcigliati, due a destra e due a sinistra, si ergeva una figura di uomo con la barba lunga, che a poco a poco, avvicinandosi, delineava sempre più la sua persona, che vacillava al passo di quel mulo, che scandiva come un orologio a passi lenti e stanchi il tempo suo e del suo cavaliere.
- Eccu, me patri! - dissi Nunziuzzu.
- Eccu lu massaru Liboriu - aggiunsero gli altri due e il veterinario.
Don Binidittu guardava con molta attenzione quell'uomo ... [segue »]
Composto sabato 20 luglio 1985
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti