Voscienza benedica!
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...buon vino rosso, s'incamminarono sulla via del ritorno alla loro abitazione, cantando soddisfatti a squarciagola: "Nun è lu veru ca la me vita è dura, a mia mi pari, amici, 'na villeggiatura".
Però ad un tratto quell'allegria si spense, perché Don Binidittu cominciò a sentirsi male e, quindi, pallido e sudato, svenne, abbattendosi a terra, forse per gli anni o forse per la fatica. I figli, disperati, lontani da casa, in quei luoghi sperduti tra i boschi e all'imbrunire, cominciarono a gridare per chiedere aiuto. Chi poteva sentire la loro voce in quelle sperdute lande? Infatti, non si scorgevano case da quel sito, dove giaceva a terra il loro padre.
Erano veramente tanto disperati e confusi Stefano e Vincenzo, che non sapevano come rianimare il padre, come potergli dare soccorso; così continuavano a gridare a squarciagola, sparando in aria colpi di fucile.
Al richiamo continuo ed agli spari dei due ad un tratto rispose da lontano una voce: "Ca sugnu, ca sugnu, staiu vinennu, staiu vinennu". Ansimante giunse subito dopo un giovane alto e robusto, che, visto quell'uomo nel predetto stato di torpore, disse ai due, Stefano e Vincenzo, di non preoccuparsi, perché la sua casa non era lontana, anzi ... [segue »]
Composto sabato 20 luglio 1985
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