Il Prigioniero di Auschwitz

...scavare e raccogliere grandi e grosse pietra, di solito il duro lavoro durava 11 ore con brevi intervalli più o meno duravano dalle 6 del mattino fino alle 17 del pomeriggio, ricordo che ritornevamo dalle nostre baracche sfiniti dalla fame ma sopratutto dalla stanchezza del duro lavoro.
Le baracche erano in pessime condizioni, ricordo infatti nei primi mesi dormivamo sulla paglia oppure dormivamo su dei cuscini o coperte sporche dove il contagio di pidocchi era elevato,dormivamo in tanti più di 50 prigionieri mentre la camerata poteva solamente contenere una ventina dovevamo farci stretti affinché c'era posto per dormire per tutti i prigionieri.
La paura di morire era sempre presente, come erano presenti gli orrori quotidiani del campo sopratutto vedere morire bambini con la scusa di raccogliere dei sassolini per terra venivano portati nelle camere a gas, era la fine del mondo, e noi prigionieri che non potevamo ribellarci.
Nel campo della morte era impossibile scappare era come suicidarsi, nel campo non esistevano vie di uscita oltre quella del tubo del camino del crematorio.
Nel campo regnava anche la pazzia tra i prigionieri  causata dagli orrori oppre dalla costante visione dei fili elettrici, la cui densa rete annullava ogni speranza ... [segue »]

Carlo Gragnaniello

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