La primula gialla
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La bambina portava i suoi piccoli piedi tra la terra del bosco. Gli alberi immensi ai suoi occhi, si alzavano al cielo come giganti. Chiazze di erba nuova coloravano i luoghi umidi dell'inverno. Lolli sembrava più piccola della sua età: sei anni appena compiuti. I capelli castani erano raccolti in una codina legata da un nastrino rosso, piccoli riccioli erano sfuggiti e le ricadevano sul collo bianco e minuto. Gli scarponcini schiacciavano rametti di legno producendo piccoli scricchiolii. Ogni tanto Lolli alzava il viso al cielo, ma i suoi occhi non incontravano più il timido azzurro del cielo primaverile, ma i rami degli alberi che si intrecciavano come a formare un tetto. Una leggera inquietudine si insinuava nella sua testolina, si voltava indietro per scorgere la sagoma della sua casa che era ormai scomparsa dietro un dosso roccioso. Si fermò un attimo, poi fece un piccolo giro su se stessa come a decidere la direzione da prendere; scelse un percorso seguendo le primule gialle sparse in una rientranza del sentiero. Ne raccolse una, l'accostò al suo nasino, ma non aveva nessun profumo, allora provò con un'altra, neppure quella profumava. Delusa le chiuse nel pugno della mano.
Adesso iniziava ad annoiarsi,... [segue »]
Composto mercoledì 30 maggio 2012
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