Ketty e il problema
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...uomini dite tutti così." Dice staccandosi da me.
"Ho una ricca collezione di psicologie femminili, ma una come te non l'ho incontrata mai."
Ritorniamo in cucina, dove si sta al caldo. Ketty incomincia uno antico rito contro gli spiriti cattivi, che ha imparato da sua nonna. Accende una candela, infila un ago orizzontalmente nella cera, scrive alcuni segni su un foglietto e recita una cantilena, a bassa voce.
China sulla candela, con i capelli sciolti che le nascondono il viso, sembra una strega. Ogni donna nel profondo del suo essere è strega, cioè femmina e dea, veggente, santa, puttana, perfida e salvatrice...
"Hai fatto un rito magico?" Chiedo quando ha finito.
"Sì. Tu credi alla magia?"
"No, ma credo nella bellezza di questa arte."
*********
Oggi è un pomeriggio tetro, nebbioso e decidiamo di esplorare la parte vecchia della casa, quella che apparteneva ai nonni e dove Ketty ha vissuto da bambina. Entrando da un camerone, attraversiamo stanze abbandonate, arredate all'antica. Armadi tarlati, poltrone e tavole rotte; specchi offuscati, tende polverose. In alcune stanze la ragazza si sofferma in silenzio, per ammirarle. In altre stanze cammina preoccupata, attraversandole senza guardare.
Camminare in una casa vecchia è un percorso fisico e mentale.... [segue »]
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