Ketty e il problema
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...neanche tuoi..."
"e di chi sono allora?"
"... Ho sentito odore di fumo provenire dalla stanza di sopra..."
"Ma no... ti sarai sbagliata..."
"Lo stesso odore del tabacco che adoperava mio fratello. Non mi credi?"
"Sì. Io credo anche alle tue bugie."
"È la verità... Ero sola in casa. Ci sono gli spiriti."
"Forse tu percepisci gli spiriti e sei una medium. Oppure vedi le immagini del tuo inconscio, cioè sogni ad occhi aperti."
"Come faccio a saperlo?"
"Tu sei ipersensibile, intuitiva, psichica. Insistere con questi esperimenti per te è pericoloso. Prendilo come un gioco."
"Ma non è un gioco."
"Diciamo che ha la bellezza di un gioco."
"Voi maschi siete tutti uguali. Non mi capirete mai."
"Sì. È vero. Ma io incomincio a entrare nel tuo mondo. Ci sono ancora molti punti oscuri, molte zone d'ombra."
"Meglio così."
"Io non riesco ancora a collegare i dati; anzi non riesco nemmeno a impostare il problema. Adesso dammi la mano."
Ketty mi porge il pugno chiuso.
"Non così..."
La ragazza distende la sua sottile mano bianca e io la prendo delicatamente. È morbida e preziosa. Poi riprendo a parlare, guardandola negli occhi:
"Io non ho un legame forte con la vita; è più forte quello ... [segue »]
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