Sole di mezzanotte
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...a fissare il vuoto.
"Erika, sono io..."
Il volto di lei si illumina e con le mani ha uno scatto di gioia così la scatola si rovescia un po' e il carillon incomincia a suonare.
Delle note argentine si spargono per qualche tempo nel silenzio pesante della stanza. Un pagliaccetto sulla sommità della scatola si mette a girare. Lei lo cerca per un istante con le mani e trovatolo arresta il meccanismo.
"Amore, amore, amore..." le sussurro stringendola contro di me.
"Ti amo, ti odio, mi piaci, mi fai paura... c'è tutto nell'amore, tutti gli estremi. Vieni qui adesso... Amore, vorrei tanto che tu vedessi..."
Lei ha un sorriso di incredulità:
"Lo sai Claude che non è possibile, il dottor Torres ha detto..."
"Taci, non parlare, non serve a niente parlare. Le parole sono trappole, reti, specchi... Con esse si può sviare, imbrogliare. Sono cose false e vili, e io non credo più alle parole".
La trascino sul divano dove rimaniamo abbracciati, in silenzio durante un tempo che vorrei protrarre per l'eternità. Non esiste più niente dopo un po', solo il corpo morbido di lei che si stringe a me con tutte le sue forze.
Verso sera lei mi fa ... [segue »]
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