Scritto da: BlueAsh

Sigarette


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...quei numeri scritti con la biro frettolosamente mi davano speranza. Devo ammettere che non mi ero affatto fidato di quel signore, con il suo completo gessato e la valigetta ventiquattrore, che, come dice papà, sono tutti ladri quelli. Ed effettivamente aveva provato a portarmi via, da mio padre e da casa mia. Mi aveva offerto un gelato al parchetto dove giocavo tutti i pomeriggi; dapprima non avevo accettato, ché sarò pure ingrato io, ma mica stupido. Però poi aveva detto che lo mandava la maestra Radha, che era preoccupata per me e che non le piacevano I lividi che vedeva sulle mie piccole braccia. Io gli avevo detto di non preoccuparsi, mio papà era molto triste da quando mamma non c'era più. Una sera era uscita per andare a portare fuori il cane, ma né lei né Dakota erano tornate. Un incidente sulle strisce, un ubriaco, mi dispiace ma sono cose che succedono, aveva detto il carabiniere la mattina dopo. Così papà aveva iniziato con quel suo brutto vizio, prima era solo una lattina, poi una bottiglia, ma piano piano si erano moltiplicate. Il signore in giacca e cravatta mi aveva detto che potevo andare via con lui, che mi ... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020

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    Scritto da: BlueAsh
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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