La morte
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E la morte è arrivata, credevo fosse diversa... insomma mi aspettavo qualcosa di più teatrale del tipo urli, strazi, lamenti e suppliche all'urlo di: pietà (stile stupido e surclassato film dell'orrore). E invece mi ha sorpresa. È arrivata in punta di piedi quasi temesse di farsi riconoscere... e quasi senza accorgermene era li, di fronte a me con il suo sorriso tranquillo e sereno di chi ti dice "è ora, dobbiamo andare". L'ho odiata in quel momento, non meritavo il dolce riposo eterno.
Mi sono chiesta spesso perché non fosse arrivata prima, ho invocato molte volte il suo nome... forse non abbastanza o più semplicemente non lo volevo davvero... poi mi è bastato quel salto.
È stato come sentirsi liberi, per una volta senza barriere, senza maschere, senza inibizioni, senza porsi troppe domande. Solo io e il vuoto e stupidamente ho sbattuto le braccia.
Sì solo io, il vuoto e l'asfalto sotto di me... ma in quel momento non ci pensavo, non pensavo a nulla, mi limitavo a sorridere... quella volta non era il solito capriccio, ne la voglia di attirare l'attenzione... così dicevano gli psicologi da cui mia madre mi aveva costretta ad andare... ne avevo cambiati tanti. Con ... [segue »]
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