Il disgelo di fantirapalandia
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...e nemmeno del significato della scritta sopra il campanile:
"riscalda le nostre case e i nostri cuori,
o giovanotto che galoppi da lontano,
portaci il vento caldo che arriva da fuori
e sciogli il ghiaccio con la tua nobile mano"
Pastrel osservava spesso quella specie di poesia, stava seduto lì davanti quando voleva un po' riposarsi dopo un lavoro faticoso in mezzo al bosco, dopo aver studiato a lungo la storia degli gnomi Gnarem o aver letto le teorie pitarogaricose dell'aritmetica magica, se ne stava lì su quella panca di torrone gigante con la sua tuta lillà, un po' perché amava assopirsi in fantasticheria e un po' perché sperava di incontrare la sua amica Fiandel, una donzelletta con i codini dorati sempre allegra.
I due passavano molto tempo insieme amavano giocare a nasconderella a lanciarsi mucchi di gelato alla fragola addosso a fare buffi scherzi agli abitanti, erano considerate due pesti anche se erano già in età da matrimonio erano perennemente bambini non si rendevano conto di quanto fossero innamorati.
Un giorno Pastrel camminava tranquillo in mezzo al bosco di pini e sentì da lontano dei miagolii, lui non sapeva che si trattava di miagolii perché non aveva mai visto gatti in vita ... [segue »]
Composto martedì 1 febbraio 2011
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