Astuta come una lucciola
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...a vedere la crudeltà degli adulti.
Ciò dicendo chiuse gli occhi, nell'attesa che il ragno la divorasse. Dopo qualche istante li riaprì e vide il ragno immobile lì di fronte a lei.
Non posso ucciderti! Va scappa via prima che la fame mi faccia cambiare idea, troverò un altro sprovveduto da divorare stamattina.
La lucciola corse via felice, e nell'andare disse:
Ti prego non divorare i piccoli della mia specie, per il solo fatto di non avermi ucciso.
Non l'avrei fatto comunque, volevo solo vedere quanto valore date alla vita, voi della vostra specie, e posso dirti che oggi avete guadagnato la mia stima. Va e non temere più per la tua specie, personalmente non mangerò più lucciole, il mondo degli insetti è tanto vasto da poter sopperire alla fame mia e dei miei figli, meritate il mio rispetto.
La lucciola corse lontana, felice della promessa che il ragno le aveva fatto. La sua piccola astuzia le aveva non solo salvato la vita, ma aveva anche convinto il ragno della nobiltà dei sentimenti delle lucciole, spingendolo a prendere una decisione che di certo avrebbe impartito anche ai suoi figli.
E chissà che quel pensiero che oggi apparteneva a un solo ragno,... [segue »]
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