Scritto da: Giuseppe

La cicatrice


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...piuttosto deboli e doveva ripetere l'operazione più e più volte. Il risultato non era molto brillante: scaglie di ramo schizzavano in qua e in là sulla neve. Egli li raccoglieva e li metteva nel sacco che questi si era portato. Troppo grande per essere riempito con i miseri pezzetti di ramo e troppo grande per essere portato da un bambino!
Ad un certo punto allungò la manina sinistra per prendere un pezzetto di legno rimasto incastrato fra due mozziconi di ramo. Non si accorse neppure del rapido movimento del braccio di Renzino che stava calando lo stegagno sul ceppo. Una fitta di dolore e il sangue cominciò a colare e a sporcare la neve. Renzino, confuso, rialzò prontamente lo stegagno.
Egli riuscì a ritirare la mano. Le dita erano ancora cinque e tutte attaccate. Un colpo di fortuna aveva fatto sì che lo stegagno rimanesse incastrato tra due mozziconi di ramo. L'indice della mano sinistra era appena stato scalfito. Prese della neve e la pose sulla ferita e ripeté l'operazione più volte, finché il sangue non si fermò. Dopo si avvolse il fazzoletto da naso attorno all'indice e se ne tornò a casa.
La mamma, per fortuna, era troppo occupata con ... [segue »]

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    Scritto da: Giuseppe

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    postato da , il
    non c'è male, amico! ho letto con piacere, continua!

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