La leggenda di Conte 'briaco.
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Si susseguirono tanti e tanti proprietari, ma lo spirito dì Conte 'briaco li faceva scappare tutti, uno dopo l'altro, consumando loro tutto il vino delle vigne. Un giorno Artullà, un giovane viaggiatore, avendo sentito le voci sul Castello e sapendo che ormai lo vendevano a poco decise di acquistarlo e di riscattare così le sue umili origini. Era convinto che la produzione del famoso vino l'avrebbe reso ricco!
Artullà visse tutta la sua vita nel Castello e si racconta che divenne uno degli uomini più ricchi di quei tempi. Quando morì, alla veneranda età di centodue anni lasciò ai suoi parenti una bottiglia di vino con all'interno una pergamena in cui era spiegato il suo stratagemma per gabbare lo spirito e conviverci tranquillamente.
All'interno della pergamena c'erano queste parole:
"Ogni notte vai in cantina a mezzanotte
e nasconditi dietro una botte.
Puntualmente compare lo spirito dì Conte 'briaco ed a gran velocità
si scola le bottiglie di vino a sazietà.
Lo spirito aleggia a mezz'aria
ed il vino che lui beve con aria gaia,
attraverso il suo corpo inconsistente
cade sul pavimento continuamente.
Metti un recipiente assai capiente
sotto il fantasma impertinente
e stai sicuro che il vino bevuto
non andrà perduto.
Lo spirito continuerà a bere fino all'alba
con voracità,
per poi scomparire
e ritornare, poi, al successivo imbrunire.
Questo è il modo da me inventato
perché il vino non venga sprecato.
La produzione non subirà danni
e continuerà per tanti, tanti anni."
Il furbo Artullà sapeva il fatto suo, riuscì a diventare ricco e nello stesso tempo lo spirito dì Conte 'briaco continuò per l'eternità a deliziarsi con la squisita bevanda.
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