Stregata da epoche antiche lo sono sempre rimasta…
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...grate che custodivano i miei sogni in chiaroscuro. Ora mi trovo nel fitto della boscaglia. Vedo folletti che si celano e mi sorridono mentre fluttuo su ambrate acque stagnanti. Ma oltre il bosco continueranno ad annidarsi pericoli, tristezze e, sicuramente, anche infiniti piaceri. Seppi che ero libera, quando mi guardai intorno e milioni di suoni e colori diversi si protesero verso di me... Mi ricordai di vecchi racconti e rammentai i ghigni di vecchie megere che volarono sulle loro scope nei cieli purpurei della mia intimità. Ora mi attendono città che non ho mai visto e scoprirò leggende di principi misteriosi, e il suono della musica immortale. Sì, alla fine, sento persino l'amore; sarà fra le braccia di un vampiro sognato, ebbra della musicalità di un salone dorato, oltre ogni timore.
Immersa nel suo calore, nel gelo e nella seduzione.
E il mio nome sarà Favole.
dal libro "Lacrime di pietra. Favole. Vol. 1" di Victoria Francés
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