Una lagna di Colibrì – La favola del perché mi hai fatto così e non colì
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...e nel vedere un prato tanto variegato i cui fiori al sole la loro corolla avevan negato, decise che avrebbe indagato. Scese e con far cortese chiese:
Fiori che accade perché negate al mondo la vostra essenza, rispondete abbiate pazienza?
Aquila Reale accade che un Colibrì ci ha costrette a comportarci così!
Un Colibrì? Dov'è questo esserino che vi turba tanto?
I Fiori indicarono all'Aquila il luogo dove il Colibrì era solito rifugiarsi e l'Aquila in un istante fu lì.
Ebbene piccola e gracile creatura sei riuscita a mettermi il prato sotto sopra, te ne sei reso conto?
Il Colibrì aveva un muso lungo sino in terra, e con due occhioni grandi e lacrimevoli disse:
Aquila Reale avessi capito in cosa ho sbagliato, forse avrei in qualche modo rimediato, invece ognuno si è ben guardato dal dirmelo.
Capisco!
Il Colibrì era senza forze non mangiava ormai da ore e l'Aquila Reale se lo caricò sulle spalle riportandolo sul prato.
Fiori, voi siete le regine del prato ma questo piccolo figlio avete trascurato e trattato con fare ingrato.
E i fiori dissero:
è impertinente, disturbante, ripetente, avvilente, lamentoso, in poche parole una lagna!
Il piccolo Colibrì stavolta capì, perché i fiori avevano deciso di negarsi. E l'Aquila Reale intervenne dicendo:
Avete ... [segue »]
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