Il negromante del rock - Le origini dei Death SS

Capitolo: Capitolo 2 - Il demone sotto la pelle
"Da bambino non avevo molti amici, trovavo difficile legare con gli altri. Appena imparai a leggere, le mie prime vittime furono i fumetti. I primi che collezionai in maniera quasi maniacale, feticcio rimasto inalterato a distanza di anni, furono quelli delle edizioni rg che, negli annì 70, non godevano di molta stima. Leggerli veniva considerata una cosa da dementi, poi come spesso accade, il tempo ha messo le cose a posto ed oggi quei volumetti sono stati rivalutati ed idolatrati. Certamente non avrebbero fatto parte di un metodo Montessori, ma di quello Silvestri, il mio, certamente sì. Sfogliavo le pagine di Jacula, Zora, Messalina, Wallestein, Isabella, De Sade, Terror e Oltretomba come se fossero tesori, libri del comando che mi sussurravano promesse di un'altra dimensione, che mi spalancavano nuovi mondi, dove non c'era posto per Qui Quo Qua o i colori caramellosi di Topolinia. [...] e quando non erano i fumetti a riscaldarmi la mente ci pensava il cinema. Erano gli anni d'oro del cinema di genere italiano, tra decamerotici, thrilling soft core, cannibal, mondo e poliziotteschi, in cui la facevano da padroni Edwige Fenech, George Hilton, Karin Schubert, Orchidea De Santis e tanti altri."

Immagini con frasi

    Info

    Riferimento:
    #stevesylvester #ilnegromantedelrock #fumetti #horror

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:8.00 in un voto

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti