Il patto
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Era arrivata l'ora...
Non potevo non recarmi all'appuntamento, tanto tempo prima, quando scelsi questa strada, mi sembrava che fosse infinito il tempo a mia disposizione.
Ora, era il giorno, alla mezzanotte lei sarebbe giunta per me.
Mi piaceva la puntualità, poi, volevo osservare per l'ultima volta le stelle ad il chiarore della luna...
Presi la macchina e partii, un breve viaggio, pochi minuti per arrivarci, ma vi assicuro che nella mia condizione, sembrarono eterni, mille sensazioni, mille ricordi, avrei voluto dilatare il tempo all'infinito.
Arrivai nello spiazzo in mezzo al bosco... Ai "miei" tavoli, dove vidi sedersi un ingenuo bimbo, poi un ragazzo adirato e ribelle, poi un uomo innamorato, ora vedevo solo un falso vincente che aveva usato una scorciatoia firmata con il sangue, la quale, l'aveva portato sino a li, senza più nessuno che valesse la pena di salutare.
Erano le undici, scesi dall'auto, dopo aver acceso la radio per ascoltare per l'ultima volta Beethoven.
Il buio intorno era assoluto, ma pian piano i miei occhi vi si abituarono e cominciai a scorgere l'ombra nera della boscaglia intorno.
Alzai lo sguardo al cielo stellato, ma quella luce, un tempo amica e compagna del mio amore, mi appariva fredda ... [segue »]
Composto venerdì 14 agosto 2009
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