Il patto
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...come il mio cuore pietrificato.
La luna era minacciosa, tutto ciò che avevo amato con un cuore puro, ora era come ciò che provavo per me stesso.
Tutto passava dalla mia anima, ed avrei voluto tornare quello di tanto tempo fa...
Guardai l'ora... Rimanevano pochi minuti.
Non sapevo come si sarebbe presentata, avevo paura, godetti della paura che non mi sfiorava più da anni.
Sudavo... Anche "sonata al chiar di luna" cambiava nel mio cervello, in un sublime capolavoro minaccioso.
Forse sarebbe arrivata come un branco di lupi che avrebbero dilaniato la mia carne, oppure come un oscuro
Cavaliere dalle orbite vuote che mi avrebbe decapitato con la sua spada, magari il terreno sotto di me mi avrebbe inghiottito e sarei soffocato con la bocca piena di fango...
In ogni caso, ero certo che non sarebbe stato piacevole, ed io, non potevo in realtà, avere tanta macabra fantasia, quanto lei.
Un minuto...
Ero impietrito, continuavo a guardarmi le spalle, le gambe mi tremavano, la saliva un ricordo del passato, dalle base della spina dorsale un esercito di formiche percorreva veloce la strada sino alla cervicale, per poi penetrare nel mio cranio.
Era la fottuta ora...
Lei era puntuale, chiusi gli occhi,... [segue »]
Composto venerdì 14 agosto 2009
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