Il patto
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...come se in fondo non avessi percepito il dolore senza vederla...
Niente, non stava accadendo nulla...
Passò un minuto, due, cinque... Nulla.
Feci pochi passi e risalii in auto, felice come non lo ero da tempo immemorabile.
Partii sgommando...
"Sssiiii!"
Potevo continuare a vivere.
Si era dimenticata di me, o forse aveva avuto compassione...
Volevo ascoltare un pezzo energico dei Metallica, abbassai lo sguardo sul cruscotto...
Mi si irrigidirono i muscoli, esplose il terrore profondo dentro di me, come un fiume veloce di adrenalina...
Avevo scordato che il mio fottuto orologio era sempre avanti di dieci minuti, odiavo i ritardi agli appuntamenti.
Ora... era mezzanotte, sentii un suono osceno, simile ad una risata grottesca...
La vidi, dallo specchietto, seduta dietro di me...
Non poteva essersi scordata.
Composto venerdì 14 agosto 2009
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