La sagra dei buoni propositi
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...lama della sua falce poggiata sul mio collo immobile, in attesa di colpire, di sferrare il colpo di grazia.
La morte viveva a fianco a me, era frenata dalla sola prudenza, dal solo voler continuare a mantenere una situazione senza speranza di miglioramento. Preservare lo stallo.
O forse potrebbe esserci un margine di miglioramento?
Non saprei, ma a questo punto non mi interessa.
La prudenza encomiabile del non voler creare sofferenza a chi mi vuol bene non mi interessa più.
Perché la morte, da come la vedo io, non porterebbe più dolore, bensì lo farebbe diradare fino a farlo scomparire.
Andando via, rimuovendo dalle vite dei miei cari l'ingombrante presenza di un uomo ormai inutile, bisognoso di cure ed attenzioni, provocherò probabilmente degli attimi di sofferenza ed angoscia lancinanti, che però col tempo passeranno, verranno mitigati dall'abitudine del non avermi più a fianco, dalla possibilità di ricominciare nuove gioiose vite. Il tempo, son sicuro, li aiuterebbe ad accettare questa mia decisione, a riportargli la serenità nel cuore.
Nei loro cuori. Il mio non fa testo.
Ma non potendo esprimermi, non potendo esternare questo mio vitale desiderio, nulla cambiava. L'agonia mia e di chi mi stava intorno era destinata a continuare ancora.... [segue »]
Composto martedì 19 gennaio 2010
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