La sagra dei buoni propositi
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...corso in quella maniera sulla moto, quel giorno.
Se avessi allacciato il casco.
Se l'asfalto fosse stato asciutto.
Se avessi piegato di meno.
Se.
Con i se non si va da nessuna parte, credo di incarnarne l'esempio vivente.
E quanto mi annoio.
So che non potete capirmi, ma lo penso e vorrei tanto dirvelo.
Mi annoio da morire!
Vorrei uscire da questo posto, muovermi, vivere la vita: sento dentro di me una carica vitale incredibilmente florida, e non ho alcun modo per soddisfarla, per darle sfogo.
È terribile, mi sento legato, immobile, impotente.
Che poi è quel che sono. Ma alle volte mi piace non ricordarlo, fantasticare, illudermi di poter ancora fare ciò che un tempo rappresentava la mia quotidianità.
Andare a lavorare.
Dormire.
Mangiare.
Divertirmi con la mia famiglia.
Far l'amore con mia moglie.
Andare allo stadio.
Leggere.
Leggere! Quanto mi manca leggere, mio Dio! Fantasticare ed immaginare mondi impensabili ed avventure mozzafiato, farmi rapire da parole ricche di fascino e significati intrinsechi, lasciarmi ammaliare dal fruscio delle pagine portatrici di sogni. Fantastici sogni.
Adoravo leggere. Ogni tanto mi mettevo anche a scrivere: chissà se han trovato le mie piccole opere, che tenevo nascoste nel cassetto della scrivania: probabilmente le ... [segue »]
Composto martedì 19 gennaio 2010
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