La sagra dei buoni propositi
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...tratti di una pia illusione, francamente.
Col passare inesorabile del tempo vedo mia moglie sempre più stanca e sciupata. Immagino che, non potendo più contare sul mio reddito e dovendo sostenere oltretutto le spese per le cure, stia facendo un doppio lavoro o qualcosa del genere. Non deve essere facile per lei, gestire se stessa e nostro figlio.
Nostro figlio.
Sta crescendo a vista d'occhio.
L'amore che provo per lui è qualcosa d'indescrivibile, potessi strapparmi il cuore e donarglielo solo per fargli capire quanto gli voglio bene, lo farei senz'ombra di dubbio.
Mio figlio.
Mia moglie.
Chissà, magari ora avrà qualcun altro. Certo, non posso dir di essere contento per me, che la amo alla follia, ma per lei sì. Si merita di esser felice, di ricevere un minimo di serenità. Quella serenità che non posso più offrirgli, mio malgrado.
Un giorno l'ho vista entrare con un mazzo di fiori, me lo ha messo nel vaso sul comodino al mio fianco, ma ha volutamente nascosto il biglietto che vi era riposto all'interno.
Era evidente, quei fiori non erano per me.
Quanto dolore ero costretto provare nella mia mente, quanto dispiacere. Quanta assurda gelosia.
Quanti sensi di colpa.
Se non avessi ... [segue »]
Composto martedì 19 gennaio 2010
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