Scritto da: Andrea Bidin

La sagra dei buoni propositi


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...tratti di una pia illusione, francamente.

Col passare inesorabile del tempo vedo mia moglie sempre più stanca e sciupata. Immagino che, non potendo più contare sul mio reddito e dovendo sostenere oltretutto le spese per le cure, stia facendo un doppio lavoro o qualcosa del genere. Non deve essere facile per lei, gestire se stessa e nostro figlio.
Nostro figlio.
Sta crescendo a vista d'occhio.
L'amore che provo per lui è qualcosa d'indescrivibile, potessi strapparmi il cuore e donarglielo solo per fargli capire quanto gli voglio bene, lo farei senz'ombra di dubbio.
Mio figlio.
Mia moglie.
Chissà, magari ora avrà qualcun altro. Certo, non posso dir di essere contento per me, che la amo alla follia, ma per lei sì. Si merita di esser felice, di ricevere un minimo di serenità. Quella serenità che non posso più offrirgli, mio malgrado.
Un giorno l'ho vista entrare con un mazzo di fiori, me lo ha messo nel vaso sul comodino al mio fianco, ma ha volutamente nascosto il biglietto che vi era riposto all'interno.
Era evidente, quei fiori non erano per me.
Quanto dolore ero costretto provare nella mia mente, quanto dispiacere. Quanta assurda gelosia.
Quanti sensi di colpa.
Se non avessi ... [segue »]
Composto martedì 19 gennaio 2010

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    Scritto da: Andrea Bidin
    Riferimento:
    In questo caso è necessaria un'introduzione al racconto da parte del sottoscritto.
    Andrò a toccare, con "La cosa sulla soglia" argomenti forti, soggetti a forte morale religiosa e condizionamenti sociali, dunque potrei quasi definirlo un racconto "scottante", per chi non è abituato a mettere in dubbio le proprie convinzioni e / o certezze.
    Detto questo, è evidente che quest'opera riflette in parte i pensieri dell'autore, e qualunque strumentalizzazione della stessa è da considerarsi futile quanto fuori luogo.
    Io racconto una storia, basandola su quelle che sono le mie sensazioni, le mie opinioni, la mia fantasia.
    Chi volesse elogiarmi o criticarmi è libero di farlo. Ma non consideratemi ne un punto di riferimento, ne un nemico, in entrambi i casi non trovereste nulla di fronte a voi.
    Sono semplicemente uno scrittore, che segue l'estro e l'ispirazione per creare mondi immaginari, che vi "obblighino" a ragionare. È sempre stato il mio fine ultimo.
    Non ho altro da aggiungere. Aprite la mente, e leggete questo racconto con gusto.
    Ne varrà la pena, credetemi.

    Commenti

    2
    postato da , il
    bellissimo!!!! sei riuscito a cogliere in pieno tutti i sentimenti e le emozioni che una persona in quelle condizioni potrebbe avere. Certo è un racconto "scottante" ma molto veritiero dove si potrebbe capire come il rispetto e la volontà di una persona non venga minimamente presa in considerazione.
    1
    postato da , il
    ho letto il racconto...ma più di tutto la tua introduzione..dal quale prendo un concetto che mi piace "un racconto "scottante", per chi non è abituato a mettere in dubbio le proprie convinzioni e / o certezze". Spesso si parla poco e male di questi argomenti e si finisce per vedere schierati l'uno contro l'altro armati..principi e certezze che in realtà dovrebbero cedere il passo ad altro...primo fra tutti ...il rispetto.

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