Scritto da: Alessia Auriemma

Stralci di storie


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...della bocca. Non era un sorriso, era una smorfia di sofferenza.
-Questo è un aspetto del carattere che hai preso da tuo padre. - gli sorrise continuando ad accarezzarlo mentre gli brillavano gli occhi ripensando a suo marito. - Una mamma non ha bisogno che il figlio le dica cosa succede. Lo sente nell'aria. È qualcosa di innaturale e misterioso. - fece una pausa, impugnando gli occhiali e scrutandolo meglio.
-Tu non sei felice. - esclamò dopo qualche minuto di silenzio. Aspettò una risposta, mentre Mark guardava un punto fisso della coperta con lo sguardo perso in chissà quali pensieri.
All'improvviso si alzò, scostò le tende e lasciò entrare la luce del sole. Il cinguettio degli uccellini sull'albero di ciliegio segnava il fiorire della stagione primaverile e per un attimo si fermò ad osservarne due che volavano e sembravano rincorrersi a vicenda e giocare a nascondino tra i fiori di ciliegio appena sbocciati.
Passandosi una mano sui capelli e chiudendo gli occhi, Mark cercò le parole giuste per parlare. Era sempre stato una persona solare e forte. Anche quando tutti gli altri venivano meno, lui sembrava trovare il coraggio di pescare la sua forza dagli angoli più oscuri di sé.... [segue »]

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