Alive

Impazzisco di una pazzia pacata, nulla traspare, il buco nero si rivolge all'interno del cuore dell'anima, squarcia il globo lucido dei pensieri fluidi e fluenti, morbida acqua liscia, lasciando sanguinanti i lembi della ferita che si ulcera e fa male, sempre più male.
Mi chiedo se mai conoscerò la fine di questo dolore. La mia mente ragionale e ferocemente egoistica mi volge uno sguardo che so interpretare: "quando abbandonerai ogni sentire, sparirà ogni dolore". E intende, con sentire, ogni male e ogni bene. Quasi pietra, così mi vorrebbe. Acciaio, forse, influenzabile da estreme temperature sconosciute all'animo, pertanto improbabili se non impossibili.
Ma no, io non rinuncio al sentire, che sia bene che sia male, è il mio sangue che pulsa e si perde, che gonfia vene e agita il cuore, scoppiettante frenesia di vita che vive da prima che nascessi e che solo all'ultimo momento morirà, arresa all'evento che tutti accomuna, grandi nel nome o piccoli nell'età, bianchi nelle mani o neri nei pensieri, falce severa senza pietà o pesante coperta di buio, caritatevole, quasi materna.
Non perdere un solo respiro, amico mio, non lasciare andare un solo sospiro, io resisterò qui affondando le unghia in questa vita amputata e ... [segue »]