Il Pettirosso
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...Il tepore di quella mano risvegliò il pettirosso; si trovò a pochi centimetri da due occhi che lo fissavano e un paio di labbra sorridenti.
L'uccellino, stranamente, si sentì rassicurato da quel sorriso e si accomodò meglio sul palmo della mano, pensando:
"Magari mi porterà in un posto caldo e avrà cura di me, mi darà qualche succulento seme da mangiare"
La mano, all'improvviso, si chiuse su di lui; ne rimase un istante stupito, ma pensò stesse solo proteggendolo dal freddo...
Poi la mano cominciò a stringere, sempre di più. Il pettirosso cominciò ad avere paura, cercò di muoversi, di fuggire, ma la mano si stringeva sempre di più su di lui, sempre di più...
Adesso faceva fatica a respirare, e non riusciva più a muoversi...
La mano continuò a stringerlo, finché si udì un flebile "crack" ed ogni pensiero, ogni paura, la fame e il freddo, abbandonarono per sempre quel fragile corpo...
Ciò che egli aveva creduto la sua salvezza, fu la sua morte.
Composto sabato 20 agosto 2005
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