Il mondo dei moscerini festanti
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...quasi applaudiva per come stavo interpretando quel ruolo che fu suo e di mio nonno prima di lui.
Non avevamo molta vite ma la vendemmia era un rituale, come da usanza la mia famiglia e quella di Renato, il mio migliore amico, si dava appuntamento il sabato mattina alle sei per programmare la giornata di vendemmia e soprattutto la cena della sera in giardino. Ciascuno lavorava alla propria vite ma alle nove tutti alla fontana dove il fiaschetto del vino si rinfrescava per accompagnare pane, salame e formaggio alla nostra colazione, mamma spariva per un po' ed eccola con il termos del caffè. Di nuovo alle dodici e trenta dove al solito fiaschetto ecco aggregarsi cotoletta e frittata. Renato ed io ci divertivamo un mondo ma guai a non far cadere un acino di uva buono, dovevamo selezionare con cura ed eliminare solo quelli secchi o acerbi altrimenti l'occhio dei rispettivi papà ci avrebbe catechizzato a dovere e se necessario avrebbe rincarato la dose con sorella parola o fratello scappellotto. La vendemmia non è un gioco e l'uva non si spreca! Pare che i nonni fossero ancora più intransigenti.
Con l'imbrunire le nostre fatiche si palesavano ma non importava, troppo ... [segue »]
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