Appoggiava tra le labbra la sigaretta accesa, chiudeva gli occhi e andava in un altro mondo per qualche secondo. Il suo petto si alzava pieno di fumo, il quale usciva contrastante con il rosso acceso del rossetto. "È come se prendesse tutto il peso che mi sento addosso e lo portasse via da me, su, nel cielo grigio, insieme ai pensieri di tantissima altra gente". Volevo risponderle che fumare fa male, che non dovrebbe, ma poi la vedevo con lo sguardo perso nel vuoto, le labbra leggermente dischiuse, i capelli un po' spettinati e le parole mi morivano in gola. "Vuoi?" Mi chiedeva porgendomi la sigaretta, faceva una piccola curva con le labbra e puntava le sue iridi lucide nelle mie. Io accettavo solo per poterle sfiorare la mano e, mentre inspiravo, speravo che il fumo prendesse anche i miei di pensieri. Fu così che, insieme a quella piccola nuvola bianca, mi scappò anche un "Ti amo".
Composto giovedì 27 settembre 2012
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