Romanzo trasteverino
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...i chicchi di caffè tostato immersi nel mio bicchiere. Ed è proprio mentre sto masticando i chicchi di caffè che Remo, sedutosi al mio tavolo, comincia a parlarmi. Remo: la sua giornata è generalmente spesa a ragionare, con gli amici, di argomenti vari, che spaziano dalla moralità dei politici italiani alla possibilità di unificare le religioni monoteiste, dal valore comparativo della presenza dell'imene nella donna e nell'elefantessa, agli errori tattici di Prandelli nella finale di Coppa Europea persa dall'Italia con la Spagna nella battaglia di Danzica. Remo: non mi è particolarmente simpatico. Anzi mi annoia sentirlo parlare, ma non so come fare per andarmene: restare seduto lì ad ascoltarlo provoca dentro di me un rancore, più fermentato di uno yogurt in un convento. Bè, si infili il mignolino, dico il mignolino, nel culo, perché io non ho voglia di complicarmi la vita. Altrimenti mi viene la nausea, la cagarella e mi si rattrappisce il prepuzio. Suvvia! Mi interessa solo finire di bere la mia sambuca ed andarmene. Evasione riuscita: sono di nuovo fuori, a passeggiare sulle mie strade trasteverine. Via del Mattonato: entro a casa di Roberto, mio amico dai tempi dell'infanzia. Vedo le pareti, le piastrelle della vecchia cucina,... [segue »]
Composto venerdì 10 maggio 2013
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