Siamo la prova vivente che c'è qualcosa che vale la pena di esprimere, di vivere, come basta anche la semplice sensazione di libertà che ti dà una mano fuori dal finestrino mentre fai i 100. Prendo un foglio, una penna le parole, le parole che scorrono sopra il foglio, prenderò a pugni gli errori che farò, errori, tantissimi errori, quelli non sono mai troppi per me, poi prendo poche persone, e poi, si e poi prendo, si, prendo Lui! Lui, con la felicità, i sorrisi, le lacrime, i brividi, le fitte al cuore, allo stomaco. Le notti al telefono, le notti, si, le notti al telefono la mia felicità. La rabbia, la musica, la distanza. L'odio. Le lacrime. L'incapacità e la distruzione. Le notti, si le notti. Il mare morto ma in tempesta. I giorni, con i sorrisi finti, e le risate ancora più finte. L'assenza, infine l'assenza, l'assenza delle persone che porti nel cuore.
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