poesie ed ombre
Asolavi lo scaglioso cuore dentro un fetido ammasso di ossa, gavignavi al funereo straniero la turgida pelle del cavo glabro. O nobile fanciullo slavato di giovinezza! Sottratto al lotoso ragazzame affoilato di gaiezze, ammaravi la tristezza in spumeggiante spensieratezza che una ravastina fumosa illuminava di argentei chiaroscuri.
Composto venerdì 19 luglio 2013
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