Ha preso tutto da me!

...posso rientrare.

- Il cellulare -
"s'era fatto tardi, ho pensato potesse esserti successo qualcosa".
Amavo quella voce! La donna che avevo pensato già come moglie, prima ancora che come amante o fidanzata.
Butto uno sguardo distratto all'errore che ho accanto, lascio i soldi sul letto, ringrazio e vado.
Apre la porta prima che io possa mettere la chiave nella serratura, abbozza un timido sorriso. Non ne ricordo di più belli. Dentro agli occhi tutta la consapevolezza del perché avessi fatto tardi e non mi fossi fatto sentire, ché le donne la verità la sentono dentro ancor prima che accada, ma la negano e la tengono nascosta in difesa della propria dignità. Io a capo chino e lei che mi raccoglie la vergogna.

- "Ci proviamo"? -
Non avevo pensato a questa soluzione. Sarebbe stato un calvario? L'attesa, le leggi, la burocrazia, gli assistenti sociali, chissà cosa ci mandano e cosa ci capita. Non scorre il nostro sangue nelle sue vene, potrebbe essere figlio di un assassino, i veri genitori potrebbero avere delle malattie ed avrebbero potuto trasmettergliele e poi se cresce e gli prende il desiderio di andarli a conoscere dall'altra parte del mondo? Sarà come un secondo aborto, perdere un ... [segue »]

Mariella Buscemi

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