Il marionettista
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Egli aveva solo paura di non essere soddisfatto di se stesso, il mettersi alla prova lo terrorizzava.
Era solito passare la maggior parte del suo tempo a creare marionette di varie fattezze e dimensioni,
raffiguranti personaggi reali o che aveva immaginato.
Molte volte passava giorno e notte a scrivere sceneggiature ed a creare nuovi luoghi per i suoi personaggi.
Questo gli fece guadagnare il soprannome di "marionettista" con cui le persone sono tutt'ora solite chiamarlo.
Un giorno il padre, preoccupato per il figlio, cominciò a bussare insistentemente alla porta del suo scantinato
dove che come sempre era chiusa a chiave.
Si sentirono dei rumori forti come se fosse caduto qualcosa di pesante, poi dei passi affannosi lungo le scale
e il rumore della serratura, la porta si aprì violentemente.
: Cosa vuoi papà? Stavo finendo un lavoro importante.
: Perché non la smetti di "trafficare" con quei fantocci e non esci da quel "buco"?
Così giusto per vedere se ti ricordi ancora come è fatto il mondo! E poi potresti ripulire un po' la sotto e
buttare via quello che non ti serve più.
: Non sono solo dei fantocci papà, quante volte te lo devo dire, in ognuno di loro c'è un pezzo ... [segue »]
Composto domenica 13 marzo 2005
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