Fra parecchi anni

Adoro i tramonti di fine estate; un Dio pittore con una tavolozza variopinta rallegra lo squarcio di cielo quasi-serale, serafico, che si staglia al di sopra dei tetti dei miei vicini. Sono rannicchiata qui, sulla mia amata sedia in vimini, a godermi la frescura e lo scroscio ritmico del getto d'acqua zampillante di una fontanella artigianale costruita da lui. Mi richiama alla realtà la biro che precipita in terra, in fuga dal cruciverba abbandonato sul piccolo tavolino. Sorrido ai miei ricordi, salti acrobatici della mia memoria, funamboli maldestri, traballanti, di sbieco, in equilibrio instabile e precario che camminano sul filo del passato, fotogrammi tra il dettagliato, l'incerto e l'opaco e mi ritrovo a farli ruzzolare, di tanto in tanto, o a scioglierne i piedi e farli danzare difronte agli occhi della mente. I miei bilanci. Li ho sempre fatti e ho sempre fatto i conti con loro. Mi vedo regina a teatro, palcoscenico della mia vita, sipario di un'intera esistenza. Colpi di testa, colpi di fortuna, colpi bassi. La mia vita è stata un colpo. Uno scoppio di fucile che mi ha lasciato le mani pregne di polvere da sparo. Chiunque mi condannerebbe, sono io l'indiziata principale con una prova ... [segue »]

Mariella Buscemi

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