Immagine sfocata
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Viaggiando nell'immensità della mia mente, nella notte più buia incontrai, un'immagine di donna completamente sfocata ma riusci a comprender che era una donna dalla candida voce dai passi silenziosi e dalle mani di velluto. Mi stava accanto senza mai lasciarmi la mano. Mi parlava di lei come se leggesse il mare di domande che mi ponevo. Non riuscii mai a veder il suo volto o una sua parte con gli occhi ma solo col tatto. Giravamo in lungo e in largo passando dalla notte al giorno passo dopo passo, città dopo città. Ci baciammo e mi parse di vedergli gli occhi colmi di luce, stavamo a Parigi ma non sapevo come eravamo giunti lì. Camminavamo senza sosta, senza mai esser stanchi. Sembrava mi conoscesse come o meglio di se stessa ma io nulla di lei oltre le sue labbra. Giungemmo ad una panchina nel nulla. C'era il cielo sereno. Vidi i suoi capelli muoversi col vento, erano lunghi. Ci sedemmo. Mi disse che ciò che avevamo era uno splendido viaggio insieme durato già 3 anni. All'udir di ciò saltai dalla panchina incredulo che quello che avevamo vissuto sin lì, che credevo fosse un giorno massimo 2 erano invece 3 anni.... [segue »]
Composto lunedì 2 giugno 2014
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