Il sorriso di un sogno
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...compiuto.
Trovai una parete di roccia piuttosto liscia, conficcai il dado e poi la staffa, rendendomi conto che più avanti sulla mia destra, stava uno spazio piuttosto largo ove poter fissare la tenda per la notte. In effetti il tramonto si avvicinava rapidamente, perciò decisi che per quel giorno poteva anche bastare.
Raggiunsi il punto di appoggio nel più breve tempo possibile e mi affrettai a montare la tenda. Cenai con gallette e fagioli e dormii per tutta la notte di un sonno profondo.
All'alba mi svegliò un grido agghiacciante.
Mi alzai di soprassalto e l'intenzione era quella di uscire dalla tenda, ma non feci in tempo a compiere il gesto che subito mi resi conto che c'era qualcosa che non quadrava.
"Questa situazione l'ho già vissuta", mi dissi.
Ancora udivo il grido propagarsi in un'eco infinita tra versanti, vette e valli; ma era come se il grido non provenisse da fuori, non realmente almeno; era come se fosse dentro di me, come qualcosa che potessi udire soltanto io, eppure la sensazione di eco restava.
Avevo i battiti del cuore appesantiti dallo spavento e dalla sorpresa, e credo avessi iniziato a sudare freddo.
"Stai calmo", mi ripetei all'infinito.
Ma nella ... [segue »]
Composto giovedì 19 maggio 2011
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